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RALLY IRC
TOUR DE CORSE
BASSO
E LO SCARTO FATALE
“In quel punto c’era spazio per una sola vettura, hanno provato a passar-
ci in due e inevitabilmente uno ha avuto la peggio”. Spettatore (molto)
interessato al Tour de Corse, Terenzio Testoni fa sfoggio di filosofia. Ma
anche a lui brucia parecchio che la corsa di Giandomenico Basso sia fini-
ta nell’ultimo trasferimento della prima tappa. Quando, con la Fiesta
Regional era secondo a un soffio da Andreas Mikkelsen. L’italiano non sa
più a che santo votarsi, ma riesce a spiegare che quando s’è trovato davan-
ti un automobilista corso, d’istinto, per evitare l’impatto, ha scartato
andando a incocciare una roccia. Addio sogni di gloria, per lui. Ma qual-
cosa l’ha comunque dimostrato. Intanto di essere velocissimo su ogni tipo
di strade catramate e poi che quella delle Pirelli che vanno bene solo su
certi asfalti e in certe condizioni meteo è una storiella vecchia. Oggi, le
scarpe pensate e realizzate dall’industriamilanese sono eccezionali ovun-
que. Anche in Corsica, appunto, dove avevano collezionato più dolori che
gioie. Giando le ha esaltate, ma pure Craig Breen, sensazionale a dispet-
to del semiasse che lo ha relegato indietro, e Mathieu Arzeno hanno fat-
to la loro parte nel dimostrarne la competitività.