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KARTING
TONY KART RACING ACADEMY
Fulcro di tutto è, come detto, il Tony Kart
Racing Team, braccio “armato” della casa
di Prevalle (Brescia), la squadra corse che
ha l’incarico di forgiare e far crescere al pro-
prio interno il futuro campione.
Per certi aspetti la figura del pilota è ricon-
ducibile, qui, al concetto filosofico di Idea
eMateria che il Demiurgo platonico forma-
va. Allo stesso modo nella Tony Kart Aca-
demy il pilota viene plasmato sotto il pro-
filo dell’”Idea”, affrontando un lavoro orga-
nizzato al massimo livello di professionali-
tà, in cui vige il confronto con le problema-
tiche che sono proprie soltanto di un gran-
de costruttore. Costruttore che oggi si chia-
ma Tony Kart e domani si potrebbe chia-
mare Red Bull Racing (sempre per utilizza-
re Vettel come esempio).
La “materia” viene forgiata con strumenti
che sono propri della pista, quali teleme-
tria, lunghe sessioni di test, briefing tecni-
ci, lavoro al banco prova, incontri con la
stampa e, soprattutto, tante, tante gare
internazionali, correndo per il costruttore
più vincente degli ultimi dieci anni (e forse
anche di più).
Fuori dai circuiti l’attività non si ferma ed i
giovani dell’Academy studiano le lingue in
istituti internazionali riconosciuti, appren-
dono i meccanismi del marketing e seguo-
no programmi di training mentale ed atle-
tico, sempre coordinati da tutor.
Assodato che nel karting i ragazzi che cor-
rono con Tony Kart si trovano a lavorare in
una struttura che ha pochi rivali al mondo,
la domanda successiva è: come avviene il
passaggio dal kart alle monoposto?
La categoria di riferimento prescelta è la
Formula Renault 2.0, questa è stata indivi-
duata quale migliore compendio di qualità
sportive ed organizzative. La monoposto è
ottima, i teamche vi militano sono tutti ben
preparati e l’organizzazione Renault è sino-
nimo di serietà e professionalità, in una
sola parola, è una garanzia.
Il team con cui Tony Kart ha costruito que-
sto ponte di passaggio è il belga KTR, il qua-
le sta schierando i primi due piloti della
Racing Academy che hanno affrontato il
salto dal kart, si tratta dell’italiano Ignazio
D’Agosto e del giapponese Yu Kanamaru.
Sotto l’aspetto organizzativo il progetto è
ben strutturato e solido. Sotto il profilo eco-
nomico come funziona tutto?
Il progetto, essendo nato da poco deve con-
solidarsi e trovare un suo preciso assetto.
Una cosa è certa, Tony Kart ha finanziato
già molte carriere kartistiche di giovani con
il piede pesante. In passato ed ancora oggi
fa correre, da professionisti, e sostiene tan-
ti giovani di qualità. Lo step prossimo del
progetto, quindi, riguarda il budget neces-
sario per affrontare un serio percorso for-
mativo in auto. Nulla è certo, ma Tony Kart,
Sebastian Vettel non dimentica i primi amori, il kart e la Tony Kart e quando
è libero dagli impegni di F1 si allena con i mezzi della casa di Prevalle