Page 46 - Italiaracing

This is a SEO version of Italiaracing. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »
46
MOTO GP
GARA A LE MANS
Massimo Costa
Uno ha salutato la compagnia e dopo poche curve
non lo si vedeva più. L’altro, partito dalla terza fila,
ha tenuto svegli gli spettatori affrontando una quan-
tità infinita di duelli. Tutti vinti. Facendo ordine, il
primo, quello che se ne è andato di corsa facendo
gara a sé, è stato un magistrale Jorge Lorenzo, spa-
ventosamente veloce con pista bagnata. Il merito è
tutto suo, la Yamaha aveva certamente azzeccato
l’assetto, ma lo spagnolo ha fatto il resto. Anzi, più
di quanto umanamente ci si potesse attendere. L’al-
tro, quello che ha duellato, è Valentino Rossi. Sì, ave-
te letto bene, Rossi, il pilota della Ducati che il podio
da un anno esatto lo vedeva solamente in cartolina.
“Chi spera nella pioggia lo fa perché è alla frutta”, ha
ammesso candidamente. Si sa che la Ducati non ha
niente da condividere con Yamaha e Honda, ma per
motivi misteriosi, la bizzarra moto italiana, che sca-
tena sempre troppi cavalli tutti insieme all’apertura
del gas, quando l’asfalto è bagnato diventa docile.
Sembra un controsenso pazzesco, ma è così. Pure
Rossi non si spiega il perché. Ed ecco allora che
Valentino, assaporata l’idea della grande impresa, è
tornato quello che conosciamo. Veloce, rapace, stac-
catore. Non certo quello arrendevole e polemico del-
le prime gare 2012. Rossi ha vinto i duelli con Cal
Crutchlow e Andrea Dovizioso, poi quando la pista
si andava asciugando sempre più, si è buttato alla
caccia della Honda di Casey Stoner, in crisi con le
gomme dopo aver tentato di rincorrere Lorenzo.
Sembrava impossibile, invece Rossi ci è riuscito. Lo
ha raggiunto, lo ha studiato, lo ha superato rischian-
do e venendo ripassato. Si sono divertiti così, facen-
doci scattare in piedi, più di una volta finché Rossi
ha rotto gli indugi. Alla chicane ha scavalcato con una
grande manovra il campione del mondo, chiudendo
poi ogni varco per la replica dell’avversario, e il
secondo posto è stato definitivamente suo. Un podio
che ricorda quello di Fernando Alonso (podio da vin-
citore però) in Malesia. Ovvero, frutto delle condi-
zioni meteo e dell’abilità del pilota. Nicky Hayden
infatti, con l’altra Ducati, non ha fatto meglio della
sesta piazza. Lorenzo con questa vittoria si riporta in
testa al campionato, Stoner, terzo, non era partico-
larmente rammaricato, anzi, ammetteva di essersi
divertito nel duello con Rossi. La Ducati in questi
giorni sarà al Mugello per provare un nuovo moto-
re, che ci si aspetta essere più tranquillo dell’altro. A
Le Mans, sul podio poteva esserci Andrea Dovizioso
con la Yamaha del team Tech 3. Ma il forlivese, che
viaggiava fortissimo ed era in scia a Rossi, è scivola-
to compromettendo tutto. Lo stesso ha fatto, prima
di Dovizioso però, Cal Crutchlow che con il compa-
gno italiano aveva ingaggiato un furioso ma corret-
to confronto. Entrambi i piloti Tech 3 sono ripartiti
arrivando lontano dal podio ma in zona punti. Gran-
de delusione per Dani Pedrosa, fantastico poleman,
ma che ha corso con l’ombrello in testa da tanto che
andava piano.
1 – La fuga di Lorenzo
2 – La rabbia di Rossi
3 – Le scivolate di Dovizioso e Crutchlow
4 – La brutta gara di Pedrosa
5 – Il meteo determinante
Dovizioso
e Crutchlow