Page 78 - Italiaracing

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Claudio Pilia
Una bella sensazione, quella di vincere ‘in casa’, davanti ai tifosi di
sempre, agli amici, ai parenti, persone che conosci da una vita. È
stato questo il weekend di Gary Paffett, trionfatore nel saliscendi
disegnato alle porte di Londra e a pochi chilometri dalla sua Brom-
ley, nella pista “indy” di Brands Hatch. Un’altra vittoria concreta
e voluta, come ad inizio stagione ad Hockenheim, grazie alla qua-
le ha portato di nuovo una Mercedes C Coupe davanti a tutti. La
chiave di volta nella corsa del britannico è stato, sicuramente, il
primo stint, dove ha costruito un notevole vantaggio che gli ha per-
messo di conservare la vetta dopo il primo pit-stop e gestire per-
fettamente il secondo, chiudendo con 5 secondi di vantaggio sulla
BMW di Bruno Spengler. “È una grande sensazione vincere la mia
gara di casa”, ha detto il collaudatore della McLaren in F.1. “Final-
mente, adesso ho vinto la mia prima gara del DTM in questo cir-
cuito. Il team e la vettura sono stati semplicemente fantastici, poi
abbiamo controllato la gara dall’inizio alla fine. Tre gare, due vit-
torie e un secondo posto” - ha auspicato - “speriamo che la stagio-
ne continui così come è iniziata”. Proprio così: dopo tre round, non
si può negare che la Mercedes sia partita ‘col turbo’, sebbene
Brands Hatch rimanga un circuito particolare e occorrerà atten-
dere il prossimo appuntamento stagionale previsto nel rinnovato
tracciato di Spielberg. Lì, dove l’Audi è attesa alla prova di fuoco
per continuare a sperare di lottare per il titolo. La Casa dei Quat-
tro Anelli è ad un passo dalla crisi vera e, ora che è rimasta priva
del ‘gioiello’ Tomczyk (andato a rinforzare la “deb” BMW), rima-
ne un Mattias Ekstrom non troppo pimpante, il più regolare tra le
A5 ed autore di un quinto posto non di grande aiuto. In difficoltà
anche Edoardo Mortara; il pilota italiano ha provato a fare il pros-
sibile per limitare i danni, ma non ha raccolto altro che le due posi-
zioni guadagnate al traguardo rispetto alla qualifica (11esimo e
sesta fila). Chi ha messo una pezza in casa Audi è stato Mike Roc-
kenfeller; Rocky , che non ha fatto mistero di essere “felice della
gara, perché abbiamo tirato fuori il massimo” da un’impacciata A5,
ha però messo tutti in guardia per il futuro, promettendo insieme
al team di non lasciar campo libero alla BMW. La Casa di Mona-
co di Baviera ha di nuovo mostrato la bontà del progetto, dimo-
strando di esserci nonostante nemmeno un chilometro di test a
Brands Hatch. Bene BMW e bene Spengler, il quale ha approfitta-
to al via della brutta partenza di Christian Vietoris, prima di farsi
più pericoloso nelle fasi finali, sfruttando il contatto tra Paffett e
Adrien Tambay (quest’ultimo ha perso anche parte dell’aerodina-
mica) ed un velocissimo pit-stop che l’ha fatto chiudere secondo.
Si ripartirà da tutto ciò al Red Bull Ring; un circuito che, proba-
bilmente, sarà il crocevia di tanti destini…
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DTM
GARA AL LAUSITZRING
Albuquerque era quarto,
ma un lento pit-stop
lo ha penalizzato
Rockenfeller ha regalato
il podio all'Audi