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INDYCAR
RYAN BRISCOE
Marco Cortesi
Il tuo finale di stagione è stato buo-
no, mentre il team Penske ha subito
unadura sconfitta. Qual'è il bilancio?
"
E' stato un finale buono, delle belle gare
con risultati positivi, e abbiamo anche
migliorato la posizione in campionato. La
velocità secondo me c'era dall'inizio del-
la stagione poi per vari motivi, vuoi sfor-
tuna o altro, in gara faticavo. Nel team,
c'è stata delusione per com'è andata a
finire, ancora una volta Penske ha perso
il campionato all'ultima gara. Siamo con-
sapevoli di aver lavorato bene e Will è sta-
to competitivo per tutta la stagione. Cer-
to, è un peccato chiuderlo così, e anche se
c'è anche da dire che Hunter-Reay è sta-
to fenomenale, il team è rimasto sciocca-
to".
Dopo un 2009 in cui hai lottato per il
titolo, per te è iniziato un periodo dif-
ficile, cos'è successo?
"
E' una domanda molto complicata. Nel
2009
andava tutto molto liscio, poi ci sono
stati cambiamenti nel team, ho lavorato
con diversi ingegneri. Ero sempre veloce,
ma poi in gara, a livello di strategie e anche
di fortuna, le cose a volte non andavano
come mi aspettavo. Poi, in particolare nel-
le ultime due stagioni, quando non parti
bene in campionato, ti trovi subito ad inse-
guire e per recuperare va a finire che vuoi
fare troppo. Alla fine non cerchi più le bel-
le gare, cerchi di vincere e basta e da lì a fare
confusione è un attimo…".
La chiave sembra sempre più esse-
re la capacità di andar forte ovun-
que...
"
La serie ora è veramente molto competi-
tiva, ci sono piloti forti ma soprattutto team
che si sono rafforzati. Quando parti con dei
ritiri è difficilissimo recuperare ed è per
quello che la costanza di rendimento è
diventata l'elemento fondamentale. Que-
st'anno ho avuto un nuovo ingegnere, che
era debuttante in quel ruolo e sugli ovali
abbiamo lasciato sicuramente qualcosa sul
tavolo. Nelle altre gare era tutto ok, però
per essere competitivi bisogna andare for-
te ovunque".
Sei uno dei pochi ad aver vinto, oltre
che sugli stradali, anche su tutti i tipi
di ovale. Qual'è la componente deter-
minante?
"
Sugli ovali l'esperienza è determinante.
Ho avuto un'ottima scuola in Penske, ho
imparato molto da Helio. C'è bisogno di
pazienza e l'assetto è molto particolare e
delicato. Basta fare cambiamenti minusco-
li per ottenere grandi differenze di guida ed
è facile perdersi. Servono precisione e
attenzione ma occorre anche non voler
strafare".
Come ti sei trovato con la nuova vet-
tura e con i motori Chevy?
"
A me piace molto, va più veloce e ha più
carico aerodinamico. Sui cittadini andiamo
fortissimo, su livelli quasi da Formula 1 e
ciò non può che essere un bene. Il motore
è buono. Con il turbo si lavora insieme ai
Ryan
Briscoe
Ryan Briscoe
Sydney (Australia) 24/9/1981
Residenza: Charlotte,
North Carolina (USA)
Famiglia: Sposato con Nicole,
2
cani e 2 gatti
Auto stradale: Porsche 997 GT3
Gare IndyCar: 104
Vittorie: 8
Pole position: 13