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SSO
Dario Lucchese
Ha 20 anni, è alla sua quarta stagione in
monoposto e può vantare già due titoli, anzi
tre. Dopo essersi laureato nel 2010 campio-
ne della Formula Futuro brasiliana, Nicolas
Costa ha optato la stagione successiva per la
F.Abarth. Il debutto nella serie tricolore
2011
con laCram, un solopodio, nell’appun-
tamento inaugurale di Vallelunga, dove ha
concluso secondo. Quest’anno la svolta con
il teamEuronova, lo stesso con cui due anni
fa si era imposto nel trofeo invernale. Una
vittoria nel primo appuntamento di Valen-
cia, dove in gara 1 era stato costretto ad
avviarsi dal fondo per un problema tecnico,
risalendo poi sesto. Quindi la pole numero
uno a Budapest, un primo ed un secondo
posto. Da lì in avanti il giovane carioca si è
rivelato costantemente veloce. AMisano ha
colto altri due successi, tornando sul gradi-
no più alto del podio a Vallelunga, dove ha
messo a segno un’altra doppietta. In tutto
sette vittorie e altri otto podi su otto round.
Bilancio sicuramente positivo che gli ha
consentito di agguantare sia il titolo italia-
no sia quello della serie European. Un solo
weekend negativo. Quello del Red Bull
Ring, a inizio agosto, quando in gara 1 è
rimasto piantato nella griglia. In gara 2 il
contatto con Samin Gomez e il conseguen-
te drive-through inflittogli dai commissari e
in gara 3 ancora un ritiro.
Il brasiliano non si è tuttavia perso d’animo,
affrontando a testa alta la fase conclusiva
della stagione rimontando su Luca Ghiotto
e Bruno Bonifacio. Ha saputo approfittare
degli errori altrui, ha capitalizzato meglio
di tutti ogni risultato e alla fine è riuscito a
centrare il doppio obiettivo. In tre anni la
F.Abarth ha laureato quattro campioni,
tutti stranieri, ma Costa è stato l’unico a
scrivere per due volte il proprio nome nel-
l’albo d’oro, dopo quelli di Brandon Maisa-
no (2010), Patrick Niederhauser e Sergey
Sirotkin (2011). In lui ci ha creduto fin dal
primo momento Vincenzo Sospiri e che
proprio nel 2011 aveva festeggiato il succes-
so di Sirotkin nella serie continentale. Il
manager romagnolo ha apprezzato soprat-
tutto la determinazione del sudamericano:
Al Red Bull Ring aveva commesso un erro-
re dopo l’altro, ma nel successivo appunta-
mento di Imola ha saputo subito riscattar-
si ottenendo due secondi ed un terzo
posto”, ha voluto ricordare. Da quel
momento in poi è iniziata una rincorsa al
titolo che si è completata all’ultimo giro del-
l’ultima gara di Monza. A dispetto del
numero di limitato di test svolti dal brasi-
liano nell’arco del 2012. Punto di forza, l’af-
fiatamento con la squadra e persino con il
compagno di squadra Emanuele Zonzini.
Un’amicizia sincera, racchiusa nell’abbrac-
cio tra i due piloti, subito dopo l’epilogo di
gara 3 sul circuito brianzolo.