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GP3
KEVIN CECCON
Antonio Caruccio
Kevin Ceccon è il miglior pilota italiano
emerso dal campionato GP3 2012. Il berga-
masco ha concluso al nono posto della gra-
duatoria generale conquistando 56 punti
ed un podio, a Montecarlo. Le medaglie
sarebbero state addirittura due se Kevin
non fosse stato penalizzato adHockenheim
per non aver sostituito gli pneumatici nel
tempo regolamentare.
Come giudichi la tua stagione 2012?
“
Dal punto di vista dei risultati non piena-
mente positiva. Va detto che ho ottenuto un
podio a Monaco, bellissimo, che può vale-
re una stagione, ma onestamente mi aspet-
tavo un po’ di più. Ancora a Hockenheim
ero sul podio, ma sono stato penalizzato.
Ho imparato molto con Ocean dovendomi
sobbarcare il lavoro della squadra per tut-
ta la stagione nonostante fossi entrato a far
parte dell’organico molto in ritardo”.
Ad inizio anno sembravi orientato ad
un programma GP2, ma hai ripiega-
to sulla GP3. Come mai?
“
Ovviamente per il budget. Avevamo degli
accordi con degli sponsor che ci avevano
assicurato un supporto adeguato per anda-
re in GP2 dopo le buone prove del 2011. Poi
tutto è svanito e ci siamo ritrovati senza la
possibilità di fare né la GP2 né altro. Abbia-
mo poi trovato con Ocean un accordo per
la GP3 che mi ha dato la chance di correre
anche quest’anno”.
Come è stato correre con una squa-
dra debuttante nel campionato?
“
Ho svolto due sole giornate di test a Silver-
stone dove piovve e fece freddo. È stata
un’avventura, tutto era nuovo, da scoprire
e da inventare. Quest’anno c’erano addirit-
tura meno prove libere dello scorso anno, è
stato davvero difficile. Provavamo delle
cose sperando che tutto andasse bene, ma
non è sempre stato così”.
Eri il puntodi riferimentodella squa-
dra. Com’è stato gestire lo sviluppo
della vettura senza il supporto dei
tuoi compagni?
“
Jordà doveva concentrarsi sulla ricerca di
una competitività con questa macchina,
come anche Cregan che arrivava dal Turi-
smo. A volte andavamo per esclusione.
Avevamo una lista di cosa da provare, dal-
le più importanti alle meno utili. C’è poco
tempo a disposizione e solo a Monza anche
i miei compagni hanno provato delle solu-
zioni interessanti per lo sviluppo, dato che
si sono prima concentrati sulla loro cresci-
ta individuale che non del team. Tante vol-
te restano delle idee che non si possono
sperimentare, magari anche buone, ma che
rimangono solo sulla carta”.
Nonostante queste difficoltà sei
ugualmente risultato ilmiglior italia-
no in classifica…
“
Devo dire che è strano, perché c’era David
Fumanelli con Arden, e onestamente non
pensavo di poter competere con lui. David
è un ottimo pilota e Arden è una delle
migliori squadre che ci siano nel campio-
nato. Sono però contento di questo risulta-
to finale, mi ha incoronato come migliore
italiano e mi fa molto piacere”.
Che piani ci sonoper questo inverno?
“
Questo inverno sarà molto lungo, come
quello dello scorso anno… dove ho trovato
la squadra poco prima dell’inizio del cam-
pionato. Non c’è nulla di sicuro, il budget
sarà il grande problema del futuro, ma spe-
ro di poter trovare un accordo prima del-
l’inizio dei test”.
Su cosa ti stai indirizzando?
“
Vorrei fare la GP2, ma è praticamente
impossibile. Ripeterei la GP3 con un team
di punta e con buona esperienza, o magari
mi lancerei in una nuova avventura in
World Series Renault. L’importante è ave-
re una squadra competitiva con cui poter
ambire ad un buon campionato”.
Lo scorso anno provasti la Toro Ros-
so nei test di Abu Dhabi. Che possibi-
lità ci sono di rivederti nuovamente
nella massima Formula?
“
Per quest’anno la vedo difficile, non pen-
so sia realizzabile, anche se ci spero fino
all’ultimo. Ho imparato molto nei test del-
lo scorso anno, molto più in mezza giorna-
ta con loro che in tre anni di corse. Anche
solo per questo motivo vorrei poter avere
ancora questa opportunità, ma non sarà
facile”.