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WTCC
GARE A SONOMA
Dario Sala
ll WTCC è sbarcato in California. Ha spe-
dito foto che più stereotipate non si può,
quasi fosse un turista qualsiasi, ma ha
dato spettacolo. La prima volta del mon-
diale Turismo negli Stati Uniti (Paese da
sempre allergico al motorsport di deriva-
zione europea) sembra essere andata
bene. Il pubblico è intervenuto, (non trop-
po a dire il vero) e forse si è divertito a
vedere queste gare corte, ma ricche di
sportellate e spettacolo, come piace a loro.
Per lo meno, queste sono le speranze degli
organizzatori che in questa gara hanno
investito tantissimo. Quanti e quali siano
stati i ritorni lo si saprà a breve. Di sicu-
ro, il mondiale è approdato su un circuito
spettacolare, che ha esaltato le doti di gui-
da e favorito lo spettacolo. I saliscendi di
Sonoma si sono rivelati adatti alle vetture
Turismo e i piloti non si sono tirati indie-
tro. La sensazione è che i contenuti tecni-
ci siano stati di primo ordine. Nulla da
invidiare insomma alle goffe macchine
della Nascar che in curva sono più lente di
un tartaruga. Lo avranno capito gli ame-
ricani che sono abituati a vivere il motor-
sport in maniera differente? Speriamo di
si. Difficile dire se hanno realmente capi-
to il peso che le gare di Sonoma hanno
avuto nell'economia del mondiale. Sui
saliscendi californiani, il campionato si è
riaperto e così, dopo 18 gare, siamo zero a
zero e palla al centro.
Rob Huff infatti, ha raggiunto in testa
Yvan Muller anche se l'alsaziano resta al
comando per numero di vittorie. Un par-
ticolare questo che però conterà solo alla
fine, ammesso che i due vi arrivino a pari
punti. Yvan ha vinto in modo perentorio
la prima gara allungando il suo vantaggio
in classifica sull'inglese e avrebbe proba-
bilmente fatto lo stesso anche nella secon-
da frazione, ma ha commesso un'ingenui-
tà non degna del suo nome: ha speronato
Franz Engstler spedendolo fuori pista. La
direzione gara questa volta non ha avuto
dubbi riconoscendo la responsabilità del
pilota della Chevrolet che in passato era
già stato perdonato forse troppe volte. La
cosa si è tradotta in un drive-through che
a Yvan è costato tantissimo. Zero punti in
casella mentre Huff andava a prendersi la
meritata vittoria. A questo punto chi è il
favorito? Difficile dirlo. I due sono
entrambi molto forti e la Chevrolet, una
volta intascato il titolo costruttori li lasce-
rà liberi fino alla fine. Per Huff è l'occasio-
ne della vita, per Yvan la possibilità di
diventare uno dei più grandi in assoluto
nel Turismo se è vero che il prossimo anno
cambierà campionato. A Suzuka, fra un
mesetto, si disputerà il primo atto di que-
sta appassionante serie, sapendo che ogni
passo falso potrà essere sportivamente
fatale.
In Giappone però, gli occhi saranno pun-
tati sul debutto della Honda Civic messa
in pista dalla Jas. Tiago Monteiro in Cali-
fornia ha salutato la Seat ed ora si getterà
anima e corpo nella nuova avventura. “Le
gare sono i migliori test in assoluto – ha
detto il Portoghese – perchè ti fanno capi-
re realmente a che punto sei. E' questo lo
spirito con cui debutteremo a Suzuka.
Capire il nostro livello rispetto alla con-
correnza”. Buone intenzioni ma è chiaro
che davanti allo stato maggiore della Hon-
da si vorrebbe fare bene se non addirittu-
ra stupire. Il Giappone avrà quindi tanti
spunti di interesse: la lotta per il campio-
nato e un nuovo corso del WTCC che si
appresta a cambiare pelle ancora una vol-
ta.