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Marco Marelli
Al salone di Parigi c’è una debuttante. La
McLaren Automotive. Per la prima volta
infatti la factory inglese è presente a una salo-
ne internazionale dell’automobile. E questa
sua prima presenza non passa inosservata
perché la regina dello stand è la P1. Una con-
cept car da cui deriverà l’exotic car che vuo-
le essere la migliore auto da guidare al mon-
do sia in pista sia in strada. Automobile super
esclusiva, McLaren Automotive di questa sua
top car ne vuole produrre 500. A Parigi la P1
viene presentata come esercizio di stile per-
ché la versione definitiva si vedrà solo il pros-
simo anno come la rivale della Ferrari, l’ere-
de della mitica Enzo. Più corta di una Por-
sche 911, la P1 nelle intenzioni del manage-
ment non sarà la vettura più veloce sul mer-
cato, primato della Bugatti, ma quella più
divertente ed eccitante con lemigliori presta-
zioni. Per raggiungere questo obiettivo la cel-
lula riprende quella della MP4 in carbonio
opportunamente rivista mentre l’aerodina-
mica prevede un downforce importante gra-
zie anche ad alettoni e flap attivi. Il peso com-
plessivo dovrebbe attestarsi sotto i 1300 kg.
Per contenere il peso, in Mclaren Automoti-
ve stanno sviluppando delle superfici acrili-
che per sostituire i vetri che dovrebbero
garantire un notevole risparmio. Ron Dennis
ha detto che questa vettura racchiuderà tut-
te le esperienze accumulate in 50 anni di cor-
se. Interessante sarà quindi vedere se la ver-
sione che andrà in produzione avrà effetto
suolo, ali pronunciate tipo F1 dei bei tempi,
controlli di trazione spinti… tutte quelle solu-
zioni che hanno fatto la storia delle automo-
bili con un numero dipinto sulla carrozzeria.
McLAREN