FORD
,
O ARRIVEDERCI?
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Guido Rancati
La Ford se ne va alla fine della stagione e l’an-
nuncio mette una gran tristezza. Fa male pen-
sare che il prossimo mondiale inizierà senza
la confortante presenza di un marchio che ha
fatto davvero la storia della serie iridata. Di
più: che ha fatto la storia dei rally moderni.
Eh già perché il Grande Ovale Blu c’era ancor
prima che la specialità avesse un campionato
a respiro globale. E ha continuato a esserci, da
protagonista anche quando le auto del colos-
so americano correvano in forma più o meno
privata.
Colpa della crisi economica, recita il comuni-
cato diramato all’inizio della scorsa settima-
na per ufficializzare un disimpegno doloroso
e può anche essere. Ma si fa una gran fatica a
credere che sia solo una questione di dollari
da destinare ad altro in un momento oggetti-
vamente difficile per chi costruisce vetture.
Ecco allora che viene piuttosto naturale sup-
porre che nella decisione presa dai vertici
europei della multinazionale abbiano influito
altri fattori. Forse la scarsa, scarsissima
copertura televisiva di un campionato rimasto
orfano di un promotore dopo il fallimento del-
la società che aveva rilevato la struttura mes-
sa a suo tempo in piedi da David Richards.
Forse il timore che, nel confronto con le DS3
e le Polo, le Fiesta facessero la fine del vaso di
coccio in mezzo a quelli di acciaio. Sia come
sia, la realtà resta quella, cruda, di un mon-
diale che non riesce a sfondare, di una serie
con le porte girevoli come quelle degli alber-
ghi: gente che va e gente che viene, appunto.
E’ un arrivederci, dice MalcolmWilson e chis-
sà se ci crede sul serio. Di certo, nella bella
struttura che ha messo in piedi in Cumbria,
lui e i suoi uomini seguiteranno a lavorare sul-
la compatta a trazione integrale in versione
vuerrecì e, forse soprattutto, in quella Regio-
nal. E contemporaneamente a realizzare la
Fiesta che verrà in versione R5.
Così la Ford
nel Mondiale
82
vittorie
3
titoli Costruttori
2
titoli Piloti