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Dario Sala
Albert Costa e l'Oregon Team si sono laurea-
ti campioni nell'EurocupMégane Trophy. Lo
spagnolo si è ripetuto dopo aver vinto il tito-
lo nella Eurocup Formula Renault 2.0 2009,
la squadra italiana ha fatto altrettanto dopo
i successi del 2011. “Tutto, tutto..” cantavano
i meccanici sotto il podio. Un canto liberato-
rio per sottolineare che loro avevano vinto
per la seconda volta tutto quello che c'era da
vincere. Non è stato un cammino facile però.
All'inizio dell'anno, i successi non sono arri-
vati e così Bas Schothorst dall'alto della sua
esperienza ne ha approfittato vincendo a
mani basse per il team TDS. Poi, la tendenza
è cambiata. I piloti Oregon, ed in particolare
Costa, hanno cominciato a capire e guidare
davvero la macchina cominciando a risalire
in classifica. Costa ha messo a segno cinque
vittorie consecutive, arrivando così a Mon-
tmelò con il primato in classifica. Dopo aver
dominato le libere, l'Oregon ha dominato
anche le qualifiche mettendo quasi tutte le
macchine davanti. Sembrava fatta, ma in
gara uno, il catalano è rimasto bloccato con
il cambio in panne mentre Wim Beelen ha
pensato bene di far fuori Niccolò Nalio e
Kevin Gilardoni con una manovra molto
discutibile. Totale: vittoria aSchothorst epri-
mato in classifica. Rabbia e delusione hanno
pervaso il box, ma anche la consapevolezza
che c'erano ancora speranze per farcela.
Bastava che Costa, partendo dalla pole, vin-
cesse e che Schothorst non arrivasse secon-
do. Detto e fatto. Albert ha vinto mentre
l'olandese non è andato più in la del quarto
posto. La corona è andata quindi sulle teste
italiane. Un successo meritato quello del-
l'Oregonperché le loroMègane, adettadi tut-
to il paddock, sonoquelle con imigliori asset-
ti e le più veloci. La squadra poi, è una gran-
de famiglia incui tutti tiranonella stessadire-
zione senza individualismi.Nonsolo. Le stra-
tegie chirurgiche pensate da Giorgio Testa e
dal suo staff hanno spesso portato alla vitto-
ria o quanto meno fatto guadagnare posizio-
ni ai piloti. E' questione di dettagli curati al
massimo e di quell'intuizione speciale che
agli altri obiettivamente è mancata. Jerry
Canevisio e Giorgio Testa sono gli artefici di
questo successo al quale hanno contribuito
tecnici e meccanici che hanno sempre lavo-
rato al meglio. “E' un successo figlio del loro
grande lavoro – hanno spiegato Canevisio e
Testa ancora con gli occhi lucidi - Questa
squadraè lamiglioresotto tanti punti di vista.
Non basta avere i piloti più forti. Occorrono
tante cose. Tanti particolare da affinare,
angoli da smussare e tanto lavoro. L'Oregon
tutte queste cose le ha e chiunque, nel pad-
dock, sa che noi siamo una grande famiglia
che prima di tutto fa le cose con passione e al
meglio”. Che poi è l'unica ricetta che funzio-
na dappertutto e sempre. Una ricetta che in
molti hanno dimenticato.
Beelen elimina Nalio e Gilardoni
La grinta di Schothorst non è bastata
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MEGANE TROPHY
GARE A MONTMELÒ