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CLIO CUP
PAOLO ANSALONI
Gabriel Saramago
PaoloAnsaloni si conferma, con la suaCom-
posit Motorsport, l’uomo da battere della
Clio Cup Italia. Il modenese dal 2009, data
in cui ha portato la Composit nella Clio Cup,
ad oggi, ha vinto tre titoli assoluti e fatto
incetta di gare. Senza dimenticare la vitto-
ria nell’Alpe Adria del 2009. Al termine di
un’altra stagione trionfale, coronata da
nove vittorie (5 di Comini e 4 di Marchetti)
e cinque podi, abbiamo parlato con il mana-
ger modenese per tracciare un bilancio e
capire quale futuro attende la Composit,
all’interno dei campionati targati Renault
Sport.
La stagione è stata positiva ed ha rispec-
chiato l’andamento delle scelte, azzeccate,
fatte ad inizio anno. Abbiamo scelto di pun-
tare su un pilota come Stefano Comini e sia-
mo riusciti a confermare le aspettative e gli
obiettivi che ci eravamo posti.”
Avete fatto anche un interessante
lavoro sui giovani, proponendo la
Clio Cup come un’alternativa di car-
riera alle monoposto?
Con Viberti e Federico Gioia abbiamo rin-
novato una realtà, quella della Clio Italia, un
po’ legata ad ottimi piloti, ma tutti non più
giovanissimi. Stefano è un pilota giovane
che ha già imboccato la strada delle vetture
a ruote coperte da tempo. Affiancando uno
come Comini a piloti giovani con del poten-
ziale come Federico Gioia ed Alberto siamo
riusciti a dare un impulso fresco a tutta la
squadra. Proseguiremo su questa linea gio-
vane anche nel 2013. Rappresenta il futuro
del nostro lavoro.“
Come avete lavorato sui giovani, con
i giovani?
Abbiamo un sistema di lavoro oramai col-
laudato che prevede diverse attività per
seguire da vicino ed in modo specifico il
lavoro dei nostri piloti. Abbiamo un coach
driver, Cristian Ricciarini, che segue tutti,
giovani e gentleman, durante gare e test.
Facciamo sempre il doppio sedile, leggiamo
costantemente la telemetria assieme ai pilo-
ti, insegniamo loro cosa valutare con mag-
giore attenzione e ci avvaliamo di camera
car. Con questo lavoro costante abbiamo
portato Viberti, che era campione della Kia,
e Federico Gioia ad una veloce crescita, al
punto che sono stati costantemente nelle
prime posizioni. Federico quando è arriva-
to era già veloce, noi lo abbiamo aiutato a
credere maggiormente in se stesso e così ha
lottato tra i primi. Stare al fianco di Comini
e con Ricciarini come tutor, è un grande
vantaggio se si desidera imparare.”
Lo stesso vale anche per i gentleman.
Zanini è stato un valido esempio di
pilota, cresciuto ed arrivato alla vitto-
ria grazie al lavoro svolto in Compo-
sit.
Zanini si è confermato come un ottimo
pilota anche quest’anno, ha avuto molta
sfortuna, ma si è messo in luce nel 2011 con
la bella vittoria di Misano. Luciano Gioia è
un altro che farà vedere il suo potenziale
nella prossima stagione.”
Quindi nel 2013 confermate la vostra
presenza nella Clio Cup Italia? Cam-
pionato al quale siete legati in modo
saldo.
Certo e non potrebbe essere altrimenti.
Siamo presenti sin dal 2009 in questo cam-
pionato con un numero di piloti che oscilla
dagli otto ai dieci e siamo intenzionati a pro-
seguire il lavoro nella serie Renault.”
Una presenza, quella della Composit,
nella Clio Cup, non soltanto quantita-
tiva, ma anche di qualità. Avete sem-
pre tre/quattro vetture nelle prime
dieci posizioni.
Quanto dicevo in precedenza è uno dei
nostri punti di forza, un aspetto che curia-
mo molto è la crescita di ciascun pilota.
Vogliamo che i piloti progrediscano e per far
questo non dobbiamo dare loro, solo, delle
vetture benpreparate,ma dobbiamo aiutar-
li a tirare fuori il meglio delle loro doti.
Ovviamente noi, come squadra, diamo il
massimo e riteniamo che ilmeglio per i pilo-
ti sia l’organizzazione Renault Italia e la Clio
come vettura formativa.”
Avete vinto uno dei campionati trico-
lore più difficili, quello Clio Cup, per
tre volte in soli quattro anni. Se ti
chiedessero di svelare un solo segre-
to che ti ha portato a questo risultato.
Quale diresti?
Credo che un punto di forza della Compo-
sit sia la cordialità e la serenità che regna
nella squadra, sempre. Questo infonde
tranquillità ai meccanici, ai tecnici ed ai
piloti. Abbiamo un’hospitality sempre pre-
sente alle gare e viviamo i week-end con un
positivo spirito di squadra. La coesione tra
tutti i membri del team è un segreto a cui
tengo molto e che curo al pari di ogni com-
ponente delle vetture che prepariamo e di
tutti gli altri aspetti organizzativi.”
A sostegno di quanto dici vi è l’esem-
pio di RonnieMarchetti che in questa
stagione non ha potuto disputare tut-
to il campionato, ma quando è sceso
inpista, loha fatto con laComposit ed
ha vinto a ripetizione.
Nel 2013 ci hai detto che sarete anco-
ra nell’italiano Clio. Sarete anche nel-
l’Euro Cup?
Si, con cinque nuove Clio. Inoltre ci stiamo
guardando attorno perché attualmente in
Italia, la situazione economico-politica, sta
creando un clima che porta alcuni piloti ad
orientarsi verso altri paesi in cui correre.
Questo è un vero peccato perché il nostro
campionato è sempre stato di alto livello e
organizzato molto bene, un vero esempio
per gli altri paesi. Ma condizioni superiori
alla nostra volontà stanno creando il desi-
derio, da parte dei piloti, di andare a corre-
re fuori dall’Italia…. Per questo ci stiamo
orientando verso il campionato spagnolo.”
Quale differenza c’è, a tuo parere tra
l’italiano e l’Euro Cup?
L’Euro Cup racchiude i migliori specialisti
di tutta Europa, quindi c’è una concentra-
zione di piloti di alto livello elevata. Inoltre
il week-end in cui è inserita la categoria, vale
a dire la World Series, è una delle manife-
stazioni meglio organizzate del motorsport,
con cinquanta/sessanta mila spettatori ed
un contesto formidabile. Nell’italiano ci
sono degli ottimi piloti, ma per forza di cose,
il livello medio non è esasperato come l’Eu-
ro. Per quanto riguarda l’organizzazione
anche l’italiano è ben fatto ed offre un otti-
mo pacchetto. E’ un primo gradino in cui i
piloti si possono formare, prima di lanciar-
si verso lo step successivo, l’Euro Cup.”