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Dei capi che si sono succeduti al reparto
sportivo della Citroen, i ricordi migliori glie-
li ha lasciati Guy Frequelin,ma fa sapere che
pure Yves Matton s’è rivelato molto bravo:
Ha le idee chiare e ha saputo guadagnarsi
la stima e il rispetto di tutti: insomma, un
buon manager”.
Dall’abitacolo della DS3 con il numero 1
sulle portiere ha trovato il modo di seguire
i giovani emergenti: “Per Mads Ostberg,
che per ora è terzo nel mondiale pur non
avendo corso sempre, parlano i risultati.
Ma anche Evgeny Novikov ha fatto cose
molte buone e ha solo ventidue anni.
Riguardo a Thierry Neuville e a Otto Tanak,
hanno ancora sbagliato un po’ troppo spes-
so, però sono interessanti”. Su Sébastien
Chardonnet, il suo protetto, non si sbilan-
cia più di tanto: “Con la DS3 R3 ha maci-
nato chilometri sulle strade del mondiale
che gli verranno buoni e in Alsazia, con la
Wrc, ha fatto esattamente quello che mi
aspettavo da lui. E’ un ragazzo d’oro e pen-
so che abbia le doti necessarie per andare
avanti”.
E’ meno generoso quando parla dei due
veterani fordisti: “Petter Solberg e Jari-
Matti Latvala hanno commesso un numero
incredibile di errori, troppi in rapporto alla
loro esperienza. Eho il sospetto che allaVol-
kswagen, ingaggiando il finlandese, abbia-
no scelto di complicarsi la vita…”.
Dal presente, al passato. Alla ricerca dei
momenti più belli di una carriera senza
uguali: “Gli ultimi tre chilometri dell’ultima
prova speciale del Tour de Corse del 2004:
stavamo vincendo il nostro primo mondia-
le e mentre leggevo le note non riuscivo a
trattenere le lacrime. Ma ripenso con ancor
più piacere a quella sera del ’97 quando,
dopo la conclusione del Criterium des
Cévennes, in discoteca, Seb e io ci accor-
dammo per affrontare insieme la stagione
successiva”. Di rimpianti, uno che ha vinto
quanto lui non può averne tanti. Uno però
ce l’ha, grandissimo: “Quello che mi è man-
cato e che mi mancherà è non aver potuto
battermi per una medaglia olimpica. I cam-
pionati mondiali sono importanti, certo, ma
i Giochi Olimpici sono un’altra cosa e me lo
ha confermato anche Nasser Al-Attiyah
dopo aver conquistato una medaglia a Lon-
dra. Sì. Mi spiace davvero che gli sport
motoristici non siano ammessi”.
Un altro pastis è finito e nel Principato
comincia a piovigginare. Dorine gioca con
la sorellina, Daniel si rivede per un attimo
com’era quando ancora non pensava che
correre sarebbe stato il suo lavoro e sorri-
de.
Quattro gare
sicure
nel 2013
Il Rally d’Argentina
nella foto,
oltre al Monte-Carlo,
alla Germania,
e alla gara di casa
in Alsazia,
queste le quattro
gare certe
che la premiata ditta
Loeb-Elena
disputeranno nel 2013