Pagina 60 - Italiaracing.net Magazine

60
GT OPEN
GARE A MONTMELÒ
Alfredo Filippone
Se è vero che le vittorie sofferte sono
quelle più belle, allora il titolo GT
Open portato a casa da Gimmi Bru-
ni e Federico Leo, con la Ferrari del-
l’AF Corse, è di quelli da incornicia-
re. E’ giunto al termine di un wee-
kend non semplicissimo per la cop-
pia italiana, che però ha dimostrato
un’ottima tenuta. Le finalissime del
GT Open a Barcellona sono quasi
sempre da cardiopalma e l’edizione
2012
si è decisa a un paio di curve
dalla fine, come capitato per altro lo
scorso anno con Ayari o nel 2008
con Montermini.
Si sapeva che il duello a tre sarebbe
stato snervante e la Ferrari 458 è
apparsa sin dall’inizio un pelo infe-
riore in prestazioni assolute rispetto
alla Porsche Manthey di Marco Hol-
zer-Nick Tandy (le 911 vanno sem-
pre forte in Catalogna, specie con
meteo autunnale) e alla Aston Mar-
tin Villois di Matteo Malucelli ed
Alvaro Barba. In gara 1 poi, Bruni-
Leo avevano da scontare l’handicap
più pesante (20”) dei tre pretenden-
ti. Il primo colpo di scena si è avuto
al quinto giro della gara di sabato,
quando Nick Tandy, terzo e proba-
bilmente avviato a vincere per via
dell’handicap piccolo (5”), si è fer-
mato col differenziale rotto. E’ stata
l’unica rottura meccanica per la Por-
sche Manthey nell’arco della stagio-
ne, ma è davvero sopraggiunta nel
momento peggiore. Con l’Aston vit-
toriosa e la Ferrari AF che non è
potuta andare oltre il quinto posto,
la situazione, domenica mattina,
con gli ultimi 22 punti in palio, non
appariva molto più chiara. Bruni-
Leo avevano aumentato di un pun-
ticino il vantaggio in classifica, da 7
a 8, ma si ritrovavano con un’inse-
guitore diverso (l’Aston, per l’ap-
punto, ma appesantita con 30
secondi di handicap dal successo
della vigilia), mentre Holzer-Tandy
erano ormai a 15 lunghezze (ma sen-
za handicap).
A pepare ancor di più il copione ci si
metteva uno scroscio di pioggia
caduto pochi minuti prima del via,
che seminava lo scompiglio, sulla
scelta delle gomme. Non avendo più
nulla da perdere, Holzer, che parti-
va dalla prima fila, scommetteva
subito sulle slick, mentre Barba e
Leo cambiavano anch’essi per le
slick all’ultimo minuto. I due team
italiani, però, si sono fidati dell’oro-
logio della torre del circuito, che
girava’ di una trentina di secondi
dietro all’orario ufficiale del crono-
metraggio, che aveva già fatto cala-
re il fatidico “-5 minuti”, e si sono
ritrovati costretti a partire in fondo
al gruppo. Gli ingredienti per una
gara mozzafiato c’erano tutti.
Zampieri-Dalle Stelle
hanno vinto la classe GTS