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FORMULA 1
YOUNG DRIVER TEST ABU DHABI
Stefano Semeraro
Ad Abu Dhabi è stato veloce, dannatamen-
te veloce. Il primo con la Lotus, il secondo
in assoluto dopo Kevin Magnussen. Alla
F.1, Davide Valsecchi, campione della GP2
2012,
si è avvicinato con i test riservati ai
giovani, ora è convinto di poter entrare nel
Circus anche dalla porta principale: «Dicia-
mo che ad Abu Dhabi ho dimostrato di
essere uno su cui si può puntare, uno affi-
dabile, che non sciupa le occasioni, che non
si fa prendere dall’ansia e distrugge la mac-
china. Lo so che entrare in F.1 non è facile,
e che molti sostengono che conta più la for-
tuna o il lato commerciale che il resto. Ma
io vengo da una stagione in cui ho vinto il
titolo GP2 e tutto mi è andato bene, quindi
faccio fatica a non essere ottimista».
Ad Abu Dhabi qual è stata la cosa più
difficile? Ti sei divertito?
«
Divertito, onestamente, no, perché non
ero lì per divertirmi. La cosa più difficile è
stato andare forte con una macchina che va
più veloce di sette secondi al giro rispetto
alla GP2. Ho sentito un po’ la tensione, del
resto il mio obiettivo non era godermela,
ma dimostrare che ero il migliore di tutti.
E credo di esserci riuscito. Ad Abu Dhabi
ho corso anche contro Mortara, un ottimo
pilota. Secondo me fra poco diventerà il
miglior pilota italiano nelle gare turi-
smo...».
L’elettronica e il volante particolar-
mente complicato ti hanno messo in
difficoltà?
«
Non tanto. Di elettronica ce n’è tanta, è
vero, e i pulsanti sono parecchi. Un conto è
sapere in teoria quello che devi fare, un
conto farlo davvero mentre guidi, ma alla
fine basta mettersi lì a studiarlo per un
pomeriggio e si impara. Durante i test ho
usato l’elettronica perché era il team che
me lo chiedeva, ho spinto tutti i bottoni che
dovevo. Ma sinceramente a me dei bottoni
interessava poco, volevo solo andare velo-
ce. Ero concentrato su quello».
E ci sei riuscito. Una prova di matu-
rità?
«
Sì, del resto prima del test ero convinto
che fosse il mio momento. Quest’anno ho
vinto in GP2, anche grazie al mio team, la
Dams, che è uno dei migliori, dimostrando
che sono capace di cogliere le occasioni al
volo. Quando dovevo vincere ho vinto,
quando avevo la macchina per arrivare
nono sono arrivato nono. Non ho sprecato
nulla. Insieme alla Dams ho dato tutto per
raggiungere l’obiettivo finale, e l’ho rag-
giunto».
Ti senti allora pronto per correre in
F.1?
«
Non dico che sono pronto per vincere il
titolo, ma che sarei il pilota ideale per una
squadra che lotta per andare a punti. Alla
Ferrari, allaMcLaren o alla Red Bull ci van-
no solo i campioni, e io ancora non lo sono.
Però, se gli aspiranti sono quelli che si sono
visti ad Abu Dhabi, so di potercela fare. Li
avevo battuti quasi tutti quest’anno a pari-
tà di macchina, in GP2, e anche nei con-
fronti di uno come Frijns, il campione del-
la World Series Renault, sento di avere un
vantaggio, dovuto anche al fatto che que-
st’anno ho corso con le Pirelli. Le gomme
in F.1 sono un fattore cruciale e proprio
come in GP2 non sono facili da gestire, ma
ho dimostrato di essere uno che ci sa fare
da quel punto di vista».
Arrivare in F.1 però, come si diceva,
non è solo questione di bravura, ma
anche di contatti, soldi. E di fortu-
na…
«
Lo so, lo dicono tutti, ma preferisco
vederla dal punto di vista sportivo. Certo,
ho avuto la fortuna di poter correre con la
Dams, e non l’ho sciupata, poi di fare un
test con una macchina vincente come la
Lotus, e l’ho sfruttata. Ora tocca anche ai
miei manager, spero che pensino anche
loro, come me, di avere sotto mano l’oc-
casione della vita e di non volerla sciupa-
re».
Con la Lotus dopo il test hai parlato?
Ci sono contatti concreti con qualche
altro team?
«
Preferirei non parlarne adesso, anche se
sono convinto che delle chance ci siano. In
particolare, come dicevo prima, nei con-
fronti di team che aspirano ad arrivare nei
punti. Credo che meriterei un sedile di quel
tipo e che sarei capace di guadagnare anche
il rinnovo, proprio perché sono un pilota
bravo a concretizzare. Poi sento parlare
molto di Gutierrez, che in GP2 è arrivato
terzo, del fatto che sarà il prossimo a entra-
re in F.1 con la Sauber e allora dico: eh no,
prima di Gutierrez ci sono io…».
Antonio Felix Da Costa
(
Red Bull RB8-Renault)
1'42"679