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MONDIALE RALLY
SPAGNA
Guido Rancati
Questa volta non ha vinto più pro-
ve di tutti. “Ecco, questa è una del-
le osservazioni che di sicuro non
mi mancheranno negli anni a
venire”, ribatte a chi glielo fa nota-
re. Sbuffa, Sébastien Loeb. Ripen-
sa alle mille volte in cui, a gara già
vinta, Daniel Elena lo aveva stimo-
lato a tenere il piede destro ben
pigiato sull’acceleratore ancora
per un po’, giusto per primeggiare
anche nella particolare classifica
riservata a chi inanella il maggior
numero di successi parziali e con-
fessa che spesso era stata proprio
la voglia di non sentirsi chiedere
come e perché qualcun altro si era
aggiudicato qualche round più di
lui a convincerlo a darsi da fare
anche se non ne aveva bisogno per
aggiungere un’altra vittoria alla
sua ricchissima collezione. Si
scherza, a Salou. Anche per esor-
cizzare l’inevitabile tristezza che
prende un po’ tutti ogni volta che
cala il sipario su una stagione. E
questa che va in archivio non è una
stagione come le altre, è l’ultima
che l’Extraterrestre e il suo com-
pare hanno disputato a tempo pie-
no nella serie iridata. “S’è chiusa
una pagina, se ne aprirà un’altra”,
osserva il nove volte iridato. Ripe-
tendo quello che già aveva detto
via radio a Yves Matton subito
dopo aver percorso anche il diciot-
tesimo e ultimo tratto cronome-
trato del fine settimana catalano.
Dopo aver ringraziato ancora una
volta il belga e tutti gli altri com-
ponenti della squadra per averlo
messo in condizione di finire l’an-
no in bellezza.
Ha vinto ancora lui. Pur se Dani
Sordo, rientrato grazie al Superal-
ly, è stato un paio di volte più velo-
ce di lui, per la settantaseiesima
volta in carriera, la nona di que-
st’anno e l’ottava in Catalunya,
l’asso della Citroen s’è conquista-
to il diritto ad occupare il gradino
più alto del podio. “E’ ovvio che ci
tenessi particolarmente a farlo”,
taglia corto. Poi ammette di aver
sofferto un tantino più di quanto,
alla vigilia, avevamesso in preven-
tivo di fare: “Venerdì – spiega –
abbiamo pagato la scelta di parti-
re dietro agli altri e oggi a penaliz-
zarci è stato aver scommesso che
nel pomeriggio sarebbe piovuto”.
Già, la pioggia. Di acqua sulla
Costa Dourada ne è scesa parec-
chia, ma nel finale è arrivata una
manciata di minuti troppo tardi
per permettere a Loeb di sfruttare
la scelta di affrontare l’ultima bou-
cle con tre tre gomme morbide e
tre dure. Scelta inconsueta che
una foratura ha rischiato di rende-
re suicida. “In effetti – conferma
Matton – con una sola scorta uti-
lizzabile Seb ha dovuto cambiare
in corsa i suoi piani. Ma ero
comunque sereno, direi tranquil-
lo: sappiamo tutti quanto è bravo
nel gestire ogni situazione e non
avevo dubbi sul fatto che avrebbe
comunque vinto”. Loeb incassa
l’ennesima dose di complimenti e
al solito minimizza i suoi meriti:
Per fortuna avevamo messo
insieme un vantaggio sufficiente a
controllare la rimonta di Jari-
Matti Latvala”, butta lì con non-
chalance. Come se restare assolu-
tamente tranquillo mentre il il fin-
landese riduceva il proprio svan-
taggio fosse la cosa più semplice
del mondo.