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RIMPROVERARMI”
Massimo Costa
Poteva, doveva, esserci anche lui nella volata finale per il
mondiale. Ma questa non è proprio stata la sua stagione.
Tanti ritiri, qualche suo errore e diversi problemi tecnici,
gli hanno impedito di giocarsela con SebastianVettel e Fer-
nando Alonso, anche per via di una McLaren che ha avuto
tanti alti e bassi prestazionali. Lewis Hamilton però, sep-
pur di carattere un tantino lunatico, ha saputo imporsi da
campione ad Austin e lo stava per fare anche nella caotica
corsa di San Paolo. Dopo aver ceduto al compagno Jenson
Button il primoposto, aver cambiatogli pneumatici da slick
a rain, ed essere tornato alle slick poco dopo, quando la
safety-car aveva ridotto il divario da Button e Hulkenberg
è tornato alla carica. Superato il connazionale, ha poi rag-
giunto il tedesco e quando questi ha commesso un errore,
implacabile lo ha passato. Ma Hamilton non è riuscito a
prendere il largo, Hulkenberg gli si è rifatto sotto con deci-
sione finché alla prima curva ha perso il controllo della sua
Force India mentre lo aveva affiancato in staccata e lo ha
urtato strappandogli la sospensione anteriore sinistra.
Gara malamente finita e mani nei capelli per MartinWhit-
marsh, team principal
McLaren, che pregustava
il secondo posto nel mondia-
le costruttori, il che significava
cinque milioni di dollari in più, mica
brustoline. Hulkenberg ha fatto un pes-
simo scherzetto a Lewis: “Mi ha rovinato la
corsa e ci ha impedito di acchiappare il secon-
do posto tra i costruttori, ma mi ha fatto piacere
che sia venuto a trovarmi nel dopo gara per chiari-
re”, ha detto Hamilton. Che ora guarda al futuro: “Mi
mancheranno tutti i ragazzi della McLaren, ma sono otti-
mista, se guardo al futuro, per quello che mi aspetta nella
nuova avventura con la Mercedes”. Poi torna a parlare del
2012: “
Mi sento bene con me stesso perché ritengo di aver
fatto un buon lavoro nel corso della stagione, ho dato sem-
pre il massimo e sono consapevole che di più proprio non
potevo fare”. Un bel passo in avanti insomma, se ricorda-
te al termine del 2011Hamilton fumolto critico con se stes-
so. Ora lo attende la Mercedes, una monoposto assoluta-
mente non competitiva e distante anni luce dallaMcLaren.
Riuscirà a trasformarla in qualcosa di vincente?
L’inglese è stato il grande sconfitto non solo
di San Paolo, ma dell’intero campionato, ma ritiene
di aver ben poche colpe e di aver dato sempre il massimo.
Gran dispiacere nel team britannico per
il secondo posto perso nel mondiale costruttori