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FORMULA 1
IL CASO
I CATTIVI DEL
MONDIALE
Massimo Costa
Nel calcio chi accumula un certo numero di cartellini gialli e rossi è poi costret-
to a saltare una partita. Chi, invece, si rende protagonista di gesti inconsulti,
come falli gravi o offese all’arbitro o magari risse in campo, può andare incon-
tro anche a diversi turni di sospensione. I cattivi devono dunque darsi una cal-
mata se non vogliono passare il tempo in tribuna. In F.1, per la prima volta dopo
secoli, è stato dato un Gran Premio di stop a Romain Grosjean, colpevole di aver
creato troppi incidenti e quindi meritevole di rimanere senza casco nella gara
di Monza. Nel mondiale 2012, GP per GP, i commissari sportivi si sono trovati
costretti a dover sanzionare sedici piloti, a volte anche con semplici reprimen-
de, che però sommate portano poi a una penalità in griglia di partenza. Auto-
sport ha stilato una tabella di quelli che sono stati i reprobi della stagione da
poco conclusa. Il Pierino della situazione è Pastor Maldonado che ha accumu-
lato ogni tipo di penalità a disposizione dei commissari, poi Sergio Perez e, sor-
presa, Sebastian Vettel in compagnia di Michael Schumacher. Solo due richia-
mi per Grosjean. Da qui è nata l’idea per il futuro, ancora da approvare però, di
creare una sorta di licenza a punti. Quando un pilota raggiunge un certo nume-
ro di comportamenti illeciti sulla propria “patente”, scatta la squalifica.
Penalità in gara,
in griglia di partenza,
stop and go,
drive-through,
squalifiche. Vediamo
chi, nel corso del cam-
pionato 2012, è stato
il più bersagliato dai
commissari sportivi