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FORMULA 1
TECNICA MCLAREN
QUANTI
RIMPIANTI
Troppi problemi di affidabilità ed errori di progettazione nella prima
parte della stagione hanno costretto il team di Woking a rimanere
in disparte nella rincorsa finale per il titolo piloti e costruttori
Paolo D’Alessio
Se la Ferrari si rammarica per l’ennesimo titolo andato in fumo all’ultima gara, cosa
dire allora della McLaren? Il mondiale 2012 si era aperto con una vittoria di Jen-
son Button in Australia e si è chiuso con un’altra affermazione del campione del
mondo 2009 in Brasile, e in mezzo ci sono state altri quattro primi posti di Lewis
Hamilton in Canada, Ungheria, Italia e Stati Uniti. In totale i piloti del team di Ron
Dennis e Martin Whitmarsh sono saliti per ben sette volte sul gradino più alto del
podio, un risultato di tutto rispetto. Nel mondiale costruttori la compagine anglo-
tedesca non va però oltre il terzo posto, alle spalle di Red Bull e Ferrari (e in que-
sto caso ogni posizione persa vale milioni di dollari), mentre in quello piloti il suo
pilota di punta, Hamilton, addirittura non va oltre la quarta piazza. Lette così le
classifiche 2012 potrebbero far pensare ad una stagione sottotono, ma non sempre
i numeri fotografano al meglio le situazioni. Se la MP4/27 non fosse stata falcidia-
ta da rotture, problemi di affidabilità e da incidenti (vedi l’eliminazione di Hamil-
ton in partenza a Spa) e se i suoi tecnici non si fossero cimentati in modifiche fret-
tolose, ora staremmo probabilmente parlando di un anno in grigio (nel senso del
colore metallizzato delle McLaren) e di un Hamilton o di un Button campioni del
mondo. Invece, la fregola di voler a tutti i costi copiare la concorrenza, che nell’in-
verno aveva interpretato al meglio le regole in fatto di scarichi (leggi effetto Coan-
da, applicato dalla Sauber, sulla C31), hanno portato ad una momentanea
involuzione del progetto, che per parecchi mesi hamancato l’appuntamen-
to con la vittoria e consentito agli avversari di incamerare punti pesan-
ti. Anche se, con i se ed i ma non si fa la storia, è innegabile il fatto che
la MP4/27 avrebbe potuto tranquillamente vincere il titolo costrutto-
ri e si deve invece contentare del riconoscimento platonico di la
migliore vettura del lotto. E le prospettive, per l’immediato futu-
ro, sono ancora meno rosee, considerando il fatto che nel 2013
il team di Ron Dennis perderà il suo pilota di punta, Hamilton,
attratto dalle sirene Mercedes, e che, a partire dal 2014, dovrà
cercarsi un nuovo motorista, visto che la Casa della Stella a
tre punte non pare (al momento) intenzionata a fornirgli i
suoi nuovi propulsori turbo. Auguri...