La squadra ex Renault ha sfornato una E20
particolarmente efficace e affidabile tanto che Raikkonen
ha terminato tutti i GP, diciannove volte su venti
concludendo in zona punti. Ma la ricerca esasperata della
funzionalità del doppio DRS, che in realtà non ha portato
benefici, ha portato via troppo tempo ed energie inutili
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IL RECORD
DI RAIKKONEN
Paolo D’Alessio
Il 2012 è stato anche l’anno di alcuni clamorosi rientri, come
quello di Kimi Raikkonen e della sua Lotus, che è tornata al
successo dopo ben 25 anni. O per meglio dire, alla vittoria è
tornata una Renault, che nel frattempo si è colorata di nero e
oro, ed è stata ribattezzata Lotus, ma col team che fu di Colin
Chapman non ha nulla a che fare, né per storia, né per origi-
nalità tecnica. Velocissima sul dritto e perfettamente integra-
ta con le nuove gomme Pirelli, la E20 è andata a segno ad Abu
Dhabi con Raikkonen e in alcune circostanze ha addirittura
combattuto alla pari con Red Bull, Ferrari eMcLaren. E avreb-
be potuto fare ancorameglio se i suoi tecnici non avessero per-
so troppo tempo con la messa a punto del doppio DRS, che
non ha mai funzionato a dovere e soprattutto è costato trop-
po in relazione ai benefici apportati. Va poi sottolineata l’affi-
dabilità della E20 che con Raikkonen ha portato a termine tut-
ti i venti GP. Un record. Ora, dopo essere tornata alla vittoria,
la Lotus si candida di diritto ad un posto al sole nella Formu-
la 1 del 2013, specialmente se dovesse arrivare una sostanzio-
sa iniezione di capitali, legata all’arrivo di uno sponsor del
Gruppo Coca-Cola. Le cose potrebbero ulteriormente miglio-
rare per la compagine di Enstone e la sua ritrovata prima gui-
da Raikkonen, che sarà forse meno veloce del pilota aggressi-
vo che nel 2005 contese il titolo ad Alonso (all’epoca in
Renault) e che vinse il titolo nel 2007, ma non è neppure la
controfigura del campione in disarmo che venne pre-pensio-
nato dalla Ferrari dopo le opache prestazioni del biennio
2008-2009.