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Il 2008, con laLacetti ormai superata, fuuna
stagione così così (solo 5 vittorie, ma Huff
arrivò terzo in campionato), e nel 2009
debuttava la nuova Cruze, una vettura molto
più adatta all’uso agonistico, e che il nuovo
direttore tecnico del team, l’olandese Ron
Hartvelt, che veniva dalla Midland F.1, sep-
pe sviluppare al meglio. La Cruze cominciò a
vincere sin dalla terza gara, conseguendo 7
successi, tra cui, finalmente, il primo di Lari-
ni, a Marrakech. Ma a fine stagione, Nicola
decise di ritirarsi dall’attività agonistica,
dopo una lunga carriera ricca di successi e
anche di presenze in F.1. Al suo posto venne
ingaggiato Yvan Muller, già iridato una volta
con la SEAT e considerato, conAndy Priaulx,
ilmiglior pilotadella categoria. La forzamen-
tale e il puntiglio quasi ossessivo dell’alsazia-
no si rivelarono subito, visto che vinse alla
prima gara a Curitiba, e da lì in poi Muller
s’impose all’interno del team (ormai intera-
mente diretto da Hartvelt, l’uomo-chiave nel
salto di qualità della squadra) guidando le
truppe verso il primo, doppio titolo mondia-
le. La supremazia della Cruze era ormai tota-
le, e il ritiro come team ufficiali di SEAT e
BMWnon fece che spianare ulteriormente la
strada. Il 2011 fu una passeggiata (21 vittorie
su 24!), anche se va valutata doverosamente
la sfida tecnica che il team aveva vinto, pro-
gettando, sviluppando e costruendo il nuovo
motore a benzina 1.6 litri turbo in appena
nove mesi. Nel 2011, Muller bissava il titolo
dopo un lungo duello con Huff, battuto di
appena 3 punti in una stagione in cui forse
risultò più meritevole del francese, la cui
accortezza tattica fu decisiva. L’inglese si è
preso la rivincita quest’anno, un po’ a sorpre-
sa, approfittando di un paio di inspiegabili
errori nelle ultime gare di Muller, che nono-
stante nove vittorie, ha dovuto cedere anche
la seconda piazza, a un Menu ringiovanito e
autore di una seconda metà di stagione per-
fetta. Nel frattempo, a giugno, si era appreso
lo stopdel programma sportivo, in seguito ad
una revisione delle strategie di marketing. Il
ciclo, e con esso una bella avventura soprat-
tutto umana, si chiude.