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MONDIALE RALLY
ANTEPRIMA MONTE-CARLO
Le tre prove speciali
da non mancare
PS 1-3
LE MOULINON-ANTRAIGUES
(37,10
KM)
La prova speciale di apertura e
anche la più lunga di tutta la
gara. Il percorso inizia con una
porzione veloce e scorrevole e si
conclude con una discesa molto
tortuosa. Walter Röhrl, anni fa,
ha definito questo tratto come il
"
Punto di riferimento delle gare
d'asfalto al mondo'. Secondo
alcuni, il campione di Regen-
sburg amava raccontare che: 'Ho
sempre le farfalle nello stomaco,
quando sono in fila per la parten-
za di questa prova'. La sfida di
questa piesse sta tutta nelle car-
reggiata stretta fiancheggiata da
muri e rocce. "Non c'é posto
nemmeno per il più piccolo degli
errori", terminava immancabil-
mente il tedesco.
PS 2-4
BURZET-ST. MARTIAL
(30,60
KM)
La prova del "Burzet" rimane
sempre quella con più alta pro-
babilità di neve tra tutte le spe-
ciali del "Monte". Mentre la sali-
ta verso Lachamp-Raphaël è
generalmente asciutta, la discesa
è spessissimo caratterizzata da
condizioni "classiche" con un
sacco di ghiaccio e neve. La
ragione principale dipende dal
fatto che il versante settentriona-
le non è esposto al sole. In nes-
sun altro tratto la scelta degli
pneumatici è altrettanto critica
come in questa zona dell'Ardè-
che.
PS 14-16-17
MOULINET-LA BOLLÈNE VÉSUBIE
(23,54
KM)
La prova che da Moulinet arriva
a La Bollène Vésubie è la storia
della manifestazione, come lo
sono gli yacht di lusso attraccati
nel porto di Monte-Carlo, e per
un motivo ben preciso: i piloti
hanno la possibilità di transitare
attraverso il "monumento" della
specialità, il mitico 'Col de Turi-
ni ', che si trova a un'altitudine di
1.600
metri ed è qualcosa che si
avvicina al luogo sacro dello
sport del motore.
Neve, vento o pioggia, i fan pro-
venienti da tutta Europa finisco-
no per ritrovarsi qui in massa. In
alcuni anni, sono stati presenti
ben più di 30.000 spettatori. E
mitiche sono anche le memora-
bili "zuffe" a palle di neve tra gli
spettatori italiani e quelli d'ol-
tralpe…
Anche se la neve non sempre è
presente sul Col de Turini, gli
oltre 23 chilometri non sono
affatto una passeggiata. I nume-
rosi tornanti e le tante curve insi-
diose, soprattutto quando il ver-
glas fa la sua comparsa, richiedo-
no il cento per cento di concen-
trazione da parte dei driver, pena
l'errore fatale…