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Ingegner Biasatti, come è nata l’avventura giappo-
nese della Super Formula? Cosa ha convinto l’orga-
nizzatore a rivolgersi alla Dallara?
«
LaDallara è presente inGiappone da quasi 20 anni fornen-
do telai per la F.3 Japan e riscuotendo grande successo. L’
aver lavorato bene durante tutti questi anni ci ha fatto gua-
dagnare la fiducia ed il rispetto da parte delmotorsport giap-
ponese. Il fatto che durante gli ultimi anni la Dallara abbia
confermatoe rafforzato la suapresenza incampionatimono-
posto di altissimo livello come Indycar, GP2, WSR e F3 ci ha
sicuramente dato più prestigio e visibilità a livello interna-
zionale. Eravamogià stati contattati per la fornituradellevet-
ture della attuale generazione, ma per motivi commerciali e
di sponsorizazione le trattativenoneranoandate abuon fine.
Questa volta invece la cose sono andate per il verso giusto e
abbiamo raggiunto l’accordo in brevissimo tempo».
Quanti team fornirete e quanti addetti saranno
destinati al progetto?
«
Il contratto iniziale prevede la fornitura di oltre 20 vet-
ture, due delle quali saranno destinate alle squadre test
ufficiali di Honda e Toyota per lo sviluppo in pista delle
macchine durante il secondo semestre del 2013, previa la
consegna di oltre 18 vetture ai team. In questi giorni circa
10
persone stanno lavorando a tempo pieno su questo pro-
getto; il numero varierà in futuro in accordo con lo stato
del progetto».
Sarà una vettura simile, come concezione, alle Dal-
lara per laWSR o per la GP2, o qualcosa di comple-
tamente diverso?
«
Parlando di layout la SF14 sarà simile a GP2 e allaWSR. Di
sicuro non ci saranno cambiamenti radicali, ma avrà una
lineaedunostile tuttosuo; purtroppononci èpermessoanti-
cipare dettagli del look della macchina; possiamo solo dire
che non ci sarà nessuna rivoluzione del tipo vettura a tre ruo-
te …».
Quale è stata la sfida progettuale più interessante?
«
La vettura ci ha fornito diversi punti molto interessanti da
sviluppare. In primo luogo le motorizzazioni saranno due:
Honda eToyota, conmotori turbo2.0 litri, con le conseguen-
ti diverse richieste di istallazione. In più dovremo anche pre-
vedere il montaggio di un sistema KERS simile a quello uti-
lizzato in F1. Inoltre i componenti elettronici da integrare, in
parte dovuti al KERS, sono molti di più di una GP2 o WSR.
Per ultimo ma non meno importanti ci sono i target di peso
e costo della vettura da dover rispettare. Diciamo che passe-
remo un inverno abbastanza impegnativo!».
Avete ricevuto richieste particolari da parte degli
organizzatori?
«
Ci sono state due richieste molto precise fin dall’inizio: la
prima che la vettura dovrà essere molto leggera, ma senza
fare ricorso a materiali esotici che facciano lievitare il costo
di gestione. La seconda è che dovrà essere molto efficace in
fase di sorpasso. Questo ultimo punto rappresenta, a mio
parere, la sfida tecnica più interessante di tutto il progetto.
Gli organizzatori tengono molto ad aumentare lo spettacolo
in pista senza fare uso di aiuti extra tipo il DRS; perciò otte-
nere che la vettura che insegue riesca a rimanere il più vici-
no possibile a chi la precede diventa un requisito fondamen-
tale. Stiamo impegnandoci molto sul fronte dello sviluppo
aerodinamico per fare sì che questo avvenga».
La nuova Super Formula sarà l’occasione per intro-
durre innovazioni anche sul piano della sicurezza?
«
Non ci saranno innovazioni fuori da quelle introdotte dal
FIA. La macchina dovrà soddisfare le richieste di sicurezza
del regolamento FIA F.1 2010, come la Gp2. Perciò dovrà
essere sottoposta a tutti i crash-test che sono ben tre, quello
frontale sulmusetto, uno laterale sugli appositi coni di assor-
bimento di energia, ed uno posteriore sulla struttura vinco-
lata al cambio che sorregge l’ala posteriore».
Quanto sarà utile l’esperienza nella F.3 nipponica
per affrontare anche questo impegno?
«
Sicuramente ci è utile. Alcuni teams di F.3 Japan corrono
anche nella F.Nippon, questo ci permette di conoscere qua-
le sono le necessità e il metodo di lavoro dei giapponesi. E
capire cosa si aspettano da questa nuova macchina».
Pensate di approntare una base operativa in Giap-
pone per seguire lo sviluppo del progetto?
«
Non per il momento. Faremo avanti e indietro per seguire
i test di sviluppo e le prime gare».
Quando sono previsti i primi test?
«
Il primo è in calendario a luglio 2013 al Fuji, con tutte e due
le vetture di Honda e Toyota. Poi seguiranno altri 5 test sem-
pre in terranipponica, primadi consegnare le restanti 18vet-
ture ai team».
Il nuovo “sbarco” in Giappone può essere utile, in
prospettiva, ancheadesplorareunmercatoenorme
ma ancora abbastanzamisterioso per ilMotorsport
come quello cinese?
«
Il mercato cinese è molto appetibile ed il fatto di essere
ancora più presenti inGiappone ci consente di seguire lo svi-
luppo dell’automobilismo in Cina più da vicino. È da poco
che la Cina si è affacciata al mondo delle corse, il loromotor-
sport si sta sviluppando ed è in fase di crescita. Nascononuo-
ve piste e categorie, alcuni piloti stanno cominciando ad arri-
vare in Europa e pian piano la gente inizia a conoscere e ad
interessarsi alle corse. Ci auguriamo che questo rafforzare la
nostra presenza in Giappone apra la strada a nuovi proget-
ti».
articolo
tratto dal
Dallara
Magazine
Dal 2014 la Dallara sarà fornitrice della Super Formula, la ex F.Nippon.
Un progetto impegnativo e stimolante, che prevede soluzioni simili a quelle della F.1
per una clientela molto esigente il cui obiettivo è allestire una serie molto spettacolare.
E che apre ulteriormente le porte dell’estremo oriente per la factory emiliana.
con il capo progetto Ingegner Walter Biasatti