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FORMULA 1
STEFANO DOMENICALI
Di partire in sordina, come capitato negli
ultimi anni, non ci vuole neanche pensare.
Basta. E’ ora di svoltare, di cambiare pagi-
na. Stefano Domenicali, direttore della
Gestione Sportiva Ferrari, è stato risoluto-
rio in mezzo alla neve di Madonna di Cam-
piglio, tradizionale sede dell’appuntamen-
to invernale delle Rosse, Ferrari e Ducati:
Non possiamo più permetterci di iniziare
una stagione senza essere protagonisti
assoluti, altrimenti è difficile tenere il pas-
so con le evoluzioni che sfornano gli avver-
sari. La nuova macchina sarà non molto
diversa, dal punto di vista estetico, della
F2012, però ci saranno modifiche interes-
santi in aree che avevamo trascurato. E
come tutti lavoreremo sugli scarichi. Sarà
una macchina estrema, ai limiti del regola-
mento, che dovrà consentire ad Alonso di
sfruttare al meglio il suo killer instinct”.
Dunque, Domenicali sembra avere le idee
molto chiare. Non più una Ferrari attendi-
sta, ma aggressiva fin dal progetto su carta
bianca. Per rafforzarsi, a Maranello è arri-
vato pure Pedro De La Rosa, 41 anni, ex
pilota HRT e per lungo tempo tester della
McLaren. Lo spagnolo è amico di Fernan-
do Alonso e alla Ferrari è parsa una buona
occasione per inserirlo nel programma di
lavoro previsto al simulatore. De La Rosa
affiancherà il connazionale Marc Gené e
Davide Rigon: “E’ stata una scelta del team
non perché è spagnolo come Alonso. Dove-
vamo fare un salto di qualità in quel setto-
re e Pedro rispondeva alle nostre esigenze”.
Parole che confermano i nostri dubbi, ovve-
ro che al simulatore non si era lavorato
troppo bene nel 2012. Domenicali ha poi
voluto parlare dei suoi piloti, Alonso eMas-
sa: “Da quando è con noi, Fernando non ha
mai smesso di stupirci, la sua forza è una
garanzia, così come la sua capacità di lotta-
re. Felipe, invece, ha fatto una brillante
seconda parte del campionato ed è ciò che
vogliamo da lui”. Dunque, non è poi così
certo che Massa sia sul punto di lasciare la
Ferrari a fine 2013. E all’ennesima doman-
da sul possibile arrivo di Sebastian Vettel,
Domenicali è piuttosto secco: “Non è il
nostro obiettivo”. Uno sguardo al futuro, al
2014
e ai nuovi motori: “Nel corso dell’an-
no sposteremo risorse in base all’andamen-
to del campionato. Vorrei mantenere un
equilibrio tra le due strutture il più a lungo
possibile perché significa che saremo in liz-
za per il titolo”. La chiusura è sullamancan-
za in F.1 dei piloti italiani: “Noi non guar-
diamo il passaporto, ma le prestazioni. E
comunque abbiamo avviato un progetto
con la CSAI per allevare giovani talenti”. Be,
su questo punto Domenicali farebbe bene a
informarsi meglio…