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FORMULA 1
IL FATTO
I VERI PILOTI CON LA VALIGIA D
Quando si usa il termine “Piloti con la valigia”, lo si fa solitamente con un tono
dispregiativo. E’ in F.1 perché paga, ma non cammina neanche se gli metti un
motore turbo. Come specificato nell’articolo, non è stato il caso dei sette piloti
che nel 2012 e quest’anno vedremo in azione in F.1 benché supportati in manie-
ra decisiva da sponsor o famiglia. Loro i risultati li hanno conseguiti nelle varie
formule affrontare in carrieri. I veri piloti approdati in F.1 grazie alla valigia e
assolutamente privi di un curriculum degno del mondiale, li abbiamo incontrati
qualche stagione fa. Uno degli ultimi in azione, l’indiano Karun Chandhok, che
ha disputato qualche gara con la HRT e una con la Caterham. Non va dimenti-
cato Sakon Yamamoto, 21 GP disputati tra il 2007 e il 2010 con Super Aguri, Spy-
ker e HRT. Un altro giapponese approdato in F.1 con qualche dubbio sulle spal-
le è stato Kazuki Nakajima, supportato da Toyota e piazzato inWilliams nel 2008
e 2009. Tra coloro non particolarmente virtuosi in pista, Christijan Albers, 46 GP
con Minardi e Spyker tra il 2005 e il 2007. Pochi ricorderanno Yuji Ide, sparato
in F.1 dalla Super Aguri nel 2006, ma talmente impacciato da venire scaricato
dopo quattro GP. Nel 2005, cinque GP è riuscito a disputarli il danese Nicolas
Kiesa, sicuramente poco meritevole. Non va dimenticato Zsolt Baumgartner,
ungherese che si era pagato il posto in Jordan per due GP nel 2003 e poi inMinar-
di nel 2004. Nel 2001 e 2002 è apparso in F.1, con la Minardi, Alex Yoong, sco-
nosciuto ai più e al via in quattordici gare. Rimanendo nel nuovo secolo, dal 2000,
ecco Gaston Mazzacane, argentino smarrito finito alla Minardi tra il 2000 e il
2001.
Ci fermiamo qui, evitando di visitare gli anni Ottanta e Novanta, dove i
piloti con la valigia dal curriculum esiguo erano la norma, da Pedro Diniz a Gio-
vanni Lavaggi e via dicendo…
Karun
Chandhok