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FORMULA 1
LOTUS E21
Stefano Semeraro
E’ l’anno dell’assalto alle grandi. Il 2012 è
servito da prova del nove, da esame di
maturità per la “nuova” Lotus, e puntual-
mente sono arrivati il quarto posto in cam-
pionato dietro le big three e soprattutto il
primo, sospirato successo in un GP, con
Kimi Raikkonen ad Abu Dhabi. La nuova
vettura che Boullier & Co hanno appena
presentato in diretta on-line da Enstone
dovrà essere lo strumento per fare un ulte-
riore salto di qualità, per mostrare i musco-
li, dare fiato alle ambizioni. Non facile, visto
che Ferrari, Red Bull e McLaren continua-
no a disporre di budget superiori a quelli
del team franco-inglese, e che dietro le
quinte si sussurra di una riduzione del bud-
get investito dalla Total. Il 2013 sarà forza-
tamente per tutti un anno di transizione
verso la molto attesa e molto discussa rivo-
luzione del 2014, quando tanto cambierà
per via dei nuovi motori turbo, e parados-
salmente potrebbe trasformarsi in una
opportunità per una scuderia di medio-alto
livello come Lotus, magari approfittando di
una “distrazione” delle grandi concorrenti
impegnate nella progettazione del futuro a
lungo termine. Da quando è tornata nel Cir-
cus, la Lotus non ha avuto vita tranquilla.
Prima la vicenda legata al marchio, poi
quella relativa agli assetti societari, hanno
richiesto energie e fatto perdere un tempo,
ma quest’anno a Enstone potranno conta-
re su una iniezione importante di capitali e
di immagine. La Coca Cola infatti, come è
noto, ha scelto proprio la Lotus per sbarca-
re in F.1 con il suomarchio di bevande ener-
getiche, Burn. Il gigante di Atlanta in real-
tà, in questo settore è quasi un nano in con-
fronto alla Red Bull, che detiene il 70 per
cento del mercato delle bibite energizzanti,
e quindi l’assalto al palazzo dei potenti per
il team in realtà è doppio. E doppia anche
la pressione, considerato che bisognerà
dimostrare alla Coca Cola di essersi meri-
tata la fiducia.
«
Il nostro obiettivo è il terzo posto – ha
dichiarato senza nascondersi troppo
Gerald Lopez, il miliardario lussemburghe-
se boss della Genii Capital che è proprieta-
rio della scuderia al 100 per cento – dovre-
mo finire il 2013 al livello dei migliori
team». Lopez ha anche rassicurato tutti che
non ha nessuna intenzione di vendere la
squadra «Anche se siamo apertissimi a
discutere l’entrata di altri soci, se ce ne fos-
sero».
Avanti dunque, con Kimi Raikkonen e
Romain Grosejan, e il nostro Davide Val-
secchi come terzo pilota. L’italiano è la
novità del parco guidatori, ha qualità e
molta ambizione e la Lotus sarà il banco di
prova giusto per testarle ad alto livello.
Kimi ha stupito chi lo riteneva una mine-
stra riscaldata, non si può dire che abbia
trascinato il team con la sua verve dialetti-
ca - anche se ultimamente i video made in
Lotus che prendono in giro i suoi silenzi e
la sua voglia di essere lasciato in pace
leave me alone!») spopolano sul web -
ma ha dato un grande contributo. Visibi-
lissimo in pista, meno pubblicizzato, ma
efficace in sede di sviluppo. Vuole tornare
a vincere, Kimi, prima di ritirarsi definiti-
vamente a giocare con gli amati rally e la
Lotus è il luogo ideale dove farlo evitando
le sgraditissime ingerenze degli obblighi
mediatici. Anche Grosjean è atteso da una
stagione importante, dopo quella a tratti
esaltante, ma spesso sciagurata, del 2012.
Che sia veloce, che abbia talento lo sanno
tutti, ma i troppi incidenti dello scorso
anno gli hanno lasciato addosso tanti dub-
bi e la fama di cavallo pazzo poco affidabi-
le tanto che si è meritato una sospensione
per il GP di Monza. E’ alla sua seconda
chance nel Circus, lo svizzero di Francia,
non ce ne sarà una terza. La Lotus che pun-
ta ad entrare fra le grandissime è il suo ulti-
mo treno. Il 2013 per lui, come per tutto il
team, sarà l’anno della Grandeur. O della
grande illusione.