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PRODUZIONE
HONDA CR-V 2.2 I-DTEC
Marco Marelli
Figlia di un nuovo progetto la Honda CR-V si presenta con un abitacolo e un bagagliaio
più grande seppur le dimensioni esterne sia sempre le stesse. Unica rinuncia: il divano
posteriore non è più scorrevole. La trasmissione è stata rivista, è migliorata ma non è un
punto di riferimento nel trasferimento della coppia. Lo stile è un po’ troppo da cartone
animato giapponese. Esteriormente colpisce la nuova calandra cromata, il giro finestrini
laterali ad arco, ma soprattutto la parte inferiore protetta da parti in plastica, utili per
difendere dal pietrisco la carrozzeria. All’interno si notano plastiche rigide, tanto spazio
e pavimento piatto. La plancia è moderna con leva del cambio in posizione rialzata. Tan-
ti i cassetti: quello fronte passeggero si apre morbidamente (ha l’apertura frenata, dispo-
ne di luce e serratura) è rivestito in materiale soft per non far fare rumore agli oggetti, ma
è poco capiente. Il tasto econ fa risparmiare carburante: in pratica riduce il lavoro del
compressore clima permettendo sbalzi maggiori sulla temperatura impostata. Interes-
sante il poggiabraccio dalla lunga escursione, più di 5 cm per soddisfare sia chi è alto sia
chi è basso.Il portellone è elettrico e si attiva con il tasto sulla sinistra.Il bagagliaio è mol-
to capace e sfruttabile anche perché ha una ridotta altezza la sogli d’accesso. Quando si
carica di sera però c’è un problema: la luce è sul padiglione quindi va sempre ritirata la
tendina. Non era forse il caso di mettere una luce sulla fiancata del bagagliaio? La posi-
zione di guida è ok. I sedili sono morbidi e si vede bene in tutte le direzioni. Il motore
spinge e supera senza problemi i 4500 giri, quindi offre un ampio arco di giri d’utilizzo.
I freni sono buoni così come valido è il cambio, morbido nei passaggi marcia. Quello che
convince meno è lo sterzo: troppo leggero e poco comunicativo. La tenuta di strada è buo-
na, c’è parecchio rollio ma tiene bene e se si va in perdita di aderenza entra il controllo di
stabilità. Attenzione che non è fatta per andare veloci e nei veloci cambi di direzione cion-
dola. La coda non è ferma. Il confort è ottimo: c’è silenzio sempre e le asperità della stra-
da filtrano poco. In fuori strada può poco: ha una altezza da terra ridotta, non ha il siste-
ma che riduce la velocità su fondi a basso attrito, non presenta un sistema di trazione par-
ticolarmente efficiente nel fuori strada nel trasferire la coppia alle singole ruote. Inoltre
le sospensioni hanno poca escursione.