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FORMULA 1
MCLAREN MP4-28
Massimo Costa
Prima mossa: recuperare l’affidabilità perduta. Seconda
mossa: dimenticare in fretta Lewis Hamilton. Terza
mossa: affidarsi al confermato Jenson Button e sperare
in Sergio Perez. La McLaren affronta questo 2013 con
molti punti interrogativi e tante cose da sistemare. La
MP4/28 di Paddy Lowe (assente alla presentazione, fat-
to che ha finito per sollevare dubbi su un suo passaggio
allaMercedes, però smentito daWhitmarsh) dovrà esse-
re per forza più consistente della monoposto che l’ha
preceduta e che ha portato Hamilton ad alzare bandie-
ra bianca molto prima del previsto per quanto riguarda
la rincorsa al mondiale 2012. Troppi ritiri per motivi tec-
nici, anche banali, avevano “infettato” la McLaren come
mai accaduto prima. Poi, appunto, occorre dimenticare
in fretta Hamilton, i suoi travolgenti anni trascorsi a
Woking, il mondiale vinto nel 2008, il suo talento cri-
stallino, le sue corse memorabili. Sei anni di Hamilton
vissuti tutti senza fiato rimarranno ben scolpiti nella
memoria di tutti, da Ron Dennis e Martin Whitmarsh
fino all’autista dei camion di color argento. Ma occorre
guardare avanti, a quel Button che con la sua flemma ha
pur sempre vinto un mondiale nel 2009 con la Brawn
ed ha regalato più di una soddisfazione alla McLaren.
Anche se il difetto di “addormentarsi” durante la stagio-
ne non sembra averlo abbandonato. E poi c’è Perez, due
anni di F.1 con la Sauber alle spalle, la nomea del talen-
to devastante da confermare e quella del pilota incline
all’incidente da cancellare. Insomma, una bella scom-
messa per la McLaren a cui va l’indubbio merito di cre-
dere nei giovani piloti meritevoli che si affacciano al
mondiale. La MP4/28 ha subito un compito mica da
ridere: far splendere il team di Woking in quello che è il
50
esimo anno di vita. Whitmarsh e Jonathan Neale in
coro si sono sbilanciati: “La nostra nuova monoposto
sarà più veloce di quella della scorsa stagione, nonostan-
te i minimi cambiamenti regolamentari in atto, abbia-
mo voluto esagerare e non siamo stati per nulla conser-
vativi”. Questo il succo dei discorsi che hanno invaso la
sala dove è stata presentata la MP4/28. Ma quali sono
allora le novità apparse sulla vettura di Button e Perez?
Le linee sono eleganti, come quelle della MP4/27 e lo
scalino sul muso non c’è, come del resto non c’era nel
2012.
La prima cosa che si nota è l’altezza del telaio che
permetterà un maggior flusso di aria nella parte inferio-
re e costringerà i piloti a tenere le gambe più sollevate
rispetto alla MP4/27. Per quanto riguarda le sospensio-
ni anteriori, è stato scelto lo schema della Ferrari, pull-
rod. Gli alettoni saranno modificati nel corso dei test.
Molto lavorate le pance laterali per permettere un
migliore flusso dell’aria verso gli scarichi posteriori.
Curiose le sospensioni posteriori dove i braccetti sono
in pratica dei mini flap.