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MONDIALE RALLY
SVEZIA
Guido Rancati
Ha disputato una gara perfetta”. Sébastien Loeb non ha bisogno di
tante parole per rendere onore all’ex-scudiero che lo ha battuto nella
tre giorni scandinava. E che, più veloce anche nella Power Stage, gli ha
tolto il piacere di dare l’arrivederci al mondiale dall’attico della classi-
fica provvisoria. I numeri confermano l’analisi dell’Extraterrestre:
nono a due secondi e cinque dopo la kermesse d’apertura, Sébastien
Ogier ha preso il pallino in mano nel primo, vero tratto cronometrato
della gara e non l’ha più mollato. Altre quattro volte più veloce di tutti
nelle restanti sei speciali della prima giornata, ha messo insieme un
capitale sufficiente a permettergli di giocare con tutti gli avversari.
Anche con il nove volte campione del mondo che pure, a mettergli il
sale sulla coda ci ha provato e riprovato. Inutilmente: il suo giovane
connazionale non è caduto nella trappola. Sufficientemente freddo da
resistere alla pressione, ha giocato al gatto col topo. Qui e là ha lascia-
to qualche secondo all’unico che poteva ancora creargli problemi, ma
nel finale, quando il suo vantaggio era sceso a una ventina di secondi,
ha reagito come solo i grandissimi sanno fare.
Sapevamo che era forte e il modo in cui, al Monte-Carlo, aveva gesti-
to la sua gara ce lo aveva confermato. Ma qui è riuscito a sorprender-
ci”, dice Jost Capito. E’ un tipo intelligente, il numero uno della Vol-
kswagen Motorsport, e si coccola l’asso che sta esaltando il potenziale
dellaPolo vuerrecì firmata daEficsDemaison: “La nostra vettura–dice
si sta rivelando anche più competitiva di quanto non osassimo spe-
rare. Ma una gran parte del merito di quanto abbiamo fin qui ottenu-
to è certamente di Ogier”. Il ragazzo delle Hautes Alpes incassa i com-
plimenti del proprio boss e li restituisce con gli interessi: “Questa –
osserva – è sicuramente la miglior World Rally Car che ho mai guida-
to”. Poi confessa che nel corso dello scorso anno di tanto in tanto era
aggredito dai dubbi: “Non sempre tutto andava come avrei voluto e
allora…”. Aggiunge: “Questa vittoria, dopo il secondo posto nel Princi-
pato, dimostra che eravamo comunque sulla strada giusta. E ci ripaga
del gran lavoro effettuato”.
Aver vinto la sfida, anche di nervi, con Loeb gli fa ovviamente un gran
piacere. Ma evita di alimentare le polemiche di un passato ancora
recente con parole al vetriolo: “Seb, lo sanno tutti, è un grandissimo
pilota e lo ha dimostrato anche in questo fine settimana con una serie
di prestazioni d’altissimo livello”, sottolinea, prima di ammettere che
aver vinto proprio davanti a lui non può che renderlo ancor più felice:
Non è stato facile tenergli testa e essere riuscito a farlo aumenta lamia
soddisfazione. E rende davvero indimenticabile questo momento”.
I numeri di Sébastien Ogier
8
vittorie iridate
11
prove speciali vinte quest’anno in Svezia
29
anni compiuti lo scorso dicembre
46
punti conquistati nelle due gare
disputate con la Polo
60
gettoni di presenza raccolti nel mondiale
90,6
secondi il distacco da lui inflitto
a Jari-Matti Latvala in Svezia, in una gara
storicamente terreno di caccia dei nordici.