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FORMULA 1
FERNANDO ALONSO
Fernando, come ti sei sentito fisicamente
dopo i 110 giri effettuati il primo giorno?
Era tanto tempo che non guidavi…
«
Ho avuto un po’ di tensione al collo, ma il primo
giorno è sempre così, non importa quanto ti alleni
apposta, la macchina ti uccide il collo. Fare oltre
100
giri a Barcellona è una bella sfida, come primo
giorno di lavoro. La macchina è più o meno come
me l’aspettavo; diciamo che è una evoluzione di
quella che ho guidato al GP del Brasile nel 2012. Il
feeling è molto simile, il sedile è lo stesso, i pedali
sono gli stessi, tutto è più o meno uguale, quindi
come primo approccio la performance non si dif-
ferenziamolto da quella del Brasile. E’ un buon ini-
zio, non come l’anno scorso quando il primo gior-
no rimanemmo noi stessi per primi sorpresi in
maniera negativa. Nei prossimi test ci aspetta un
sacco di lavoro da far con le gomme, l’aerodinami-
ca, alcuni nuovi componenti; ovviamente dovremo
concentrarci su fare più chilometri possibile. A
Jerez abbiamo avuto qualche problema meccani-
co, Pedro (De La Rosa, ndr) in particolare ha per-
so una giornata intera, quindi l’importante è met-
tere insieme più giri possibile per capire se la mac-
china è robusta a sufficienza per correre».
I regolamenti sono cambiati molto poco
per il 2013: questo ti rende più fiducioso?
«
Non è proprio così, il fatto che le regole non sia-
no cambiate molto non basta a scatenare il mio
ottimismo. Rispetto allo scorso anno avremo
bisogno di migliorare molto la vettura. A fine sta-
gione eravamo abbastanza lontani da Red Bull e
McLaren. Eravamo più o meno dello stesso grup-
po della Force India, dietro la Sauber e la Lotus.
Non possiamo certo accontentarci di questo, lo
sappiamo bene. Il nostro posto è fra i più forti e
per arrivarci dobbiamo lavorare molto in inver-
no. Al momento stiamo testando alcune parti del-
la vettura; continueremo a farlo negli ultimi test
e anche in Australia ci saranno delle novità, quin-
di il venerdì del GP di Melbourne sarà unmomen-
to cruciale. Sicuramente dovremo presentarci lì
in una posizione migliore di quella in cui abbia-
mo finito. I nostri concorrenti stanno lavorando
molto bene, l’Australia sarà un test molto interes-
sante. L’unica dose di ottimismo che ho per il
2013
deriva dal fatto che l’anno scorso ho lottato
per il campionato con una vettura che in inverno
era due secondi più lenta delle migliori. Nelle pri-
me quattro gare siamo arrivati fuori dai primi
nove in Cina, e dai primi sette in Bahrain, ma
nonostante tutti quei problemi abbiamo lottato
per il campionato. Se siamo riusciti a superare
quella cattiva partenza e continuare a pensare
positivo non vedo ragioni per cui non potremo
farlo anche quest’anno, migliorando anche solo di
poco la macchina».
Considerato quello che hai appena detto
c’è una possibilità che tu non riesca a fare
quello che ti è riuscito nel 2012? Con le vet-
ture dello scorso anno eri riuscito a colma-
re il distacco, ma cosa può capitare se la
concorrenza avrà guadagnato un altro
secondo di vantaggio?
«
Ciò che ho detto è che il feeling era simile a quel-
lo dello scorso anno perché non ci sono stati gran-
di cambiamenti nelle regole, non ho parlato affat-
to di tutto quello che strada facendo abbiamo tro-
vato per migliorare la vettura. Sono sicuro che in
Australia saremo più veloci. Dobbiamo migliora-
re rispetto allo scorso anno, non c’è dubbio, per-
ché siamo arrivati secondi mentre noi vogliamo
arrivare primi. Nella prima metà dell’anno fare
meglio rispetto al 2012 non dovrebbe essere dif-
ficile. Siamo relativamente fiduciosi».
Con un forte degrado delle gomme, su tut-
te le macchine, quanto è difficile capire
come va la tua macchina, per non parlare
di un paragone con le altre?
«
Be’, in primo luogo noi ci concentriamo su noi
stessi. Certo, in queste condizioni è difficile con-
durre dei test, se la gomma resiste al massimo per
un giro, visto che il nostro programma è vastissi-
mo. Dobbiamo valutare molte cose, quindi è
abbastanza complicato farlo se a disposizione hai
al massimo un giro per capire se dopo quello che
hai cambiato nella vettura sei due, quattro o sei
secondi più lento di come pensavi. Ma la buona
notizia è che questo vale per tutti. Quello che ci
prefiggiamo di fare qui è di capire come funzio-
nano le gomme meglio degli altri, di farle durare
il più possibile, e di accumulare più dati possibi-
li».
“
Al momento stiamo testando alcune parti della vettura;
continueremo a farlo negli ultimi test e anche in Australia
ci saranno delle novità, quindi il venerdì
del GP di Melbourne sarà un momento cruciale
”
FERNANDO ALONSO