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NASCAR
GARA A DAYTONA
Marco Cortesi
Jimmie Johnson ha vinto per la seconda volta a Day-
tona azzeccando al primo colpo l'unica mossa da scac-
co matto messa in cantiere: alla 400esima gara in
Nascar Sprint Cup, il californiano ha studiato un pia-
no e con il suo team l'ha messo in atto in modo perfet-
to. A suo favore anche un po' di fortuna, incassata,
però, dopo essersi messo in una posizione d'oro per
poterne approfittare. Dopo una serata in cui la traiet-
toria esterna dell'ovale della Florida era stata l'unica
possibile per tenersi agganciati al treno decisivo, il bal-
zo in testa di Brad Keselowski con una vettura legger-
mente danneggiata ha permesso a Johnson di conqui-
stare la vetta con un sorpasso all'interno, impresa riu-
scita solo a lui in tutta la corsa. Scelta di tempo, mestie-
re e abilità pratica, oltre al sempre necessario fattore
C: quando, a causa di un detrito d'alluminio, si è vista
l'ultima caution, Johnson non era davanti che di pochi
centesimi. Messa in cassaforte la prima posizione, ma
soprattutto la tanto agognata traiettoria accanto al
muretto, non c'è stato più nulla da fare per nessun
altro. Johnson è ripartito come un treno senza lascia-
re alcuna possibilità. Non hanno potuto nullaGreg Bif-
fle e Danica Patrick che, pur ripartiti rispettivamente
secondo e terza della linea alta, hanno pasticciato per-
dendo terreno, e nulla hanno potuto Dale Earnhardt
Jr e Mark Martin, arrivati tardi per contendere il suc-
cesso. Alla fine, hanno terminato secondo e terzo, con
Keselowski incredibile quarto dopo essere rimasto
coinvolto in tutti e due i "big one". Si è spezzato inve-
ce, a tre quarti della distanza, il sogno della Toyota e
del team Gibbs, che con Matt Kenseth aveva domina-
to e che era riuscito a portarsi davanti grazie al gioco
di squadra tre vetture al top. Il nuovo arrivato delle tre
ellissi, che aveva lamentato una strana vibrazione sin
dall'inizio, è stato fermato dalla trasmissione pochi
istanti prima che il compagno Kyle Busch rompesse il
motore. Con i problemi della Camry di Martin Truex,
il solo Denny Hamlin si è ritrovato fuori dalla mischia
dando il via alla serie di eventi che ha portato all'asso-
lo finale del penta campione. Se la maggior parte dei
200
passaggi in programma si sono risolti in un noio-
so trenino, a causa delle difficoltà nel "drafting" di
gruppo, il superspeedway di Daytona Beach è stato
teatro di un paio di spettacolari incidenti. Nelle prime
battute, un contatto rifilato da Kyle Busch a Kasey
Kahne ha messo fuori gioco cinque dei portacolori
Chevrolet: lo stesso Kahne, Tony Stewart, Kevin Har-
vick oltre a Jamie McMurray e Juan Pablo Montoya.
Il marchio Ford è stato invece colpito dal secondo
maxi-botto, che ha coinvolto tra gli altri Trevor Bay-
ne, Keselowski e soprattutto Carl Edwards. Alla fine,
dopo essere diventata la prima donna a condurre un
giro in regime di bandiera verde (Janet Guthrie ci era
riuscita in fase di safety-car) Danica Patrick ha termi-
nato settima. Tanta la maturità dimostrata, e ottimo il
suo senso della posizione, sviluppato sfidandosi ruota
a ruota in IndyCar. A Phoenix, la prossima settimana,
sarà però una storia diversa.
Il secondo maxi-incidente, che ha coinvolto tra gli altri
Trevor Bayne, Keselowski e soprattutto Carl Edwards