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FORMULA 1
TEST A MONTMELÒ
Marco Cortesi
E' bastata una parola di Jenson Button
per trasformare laMercedes da insegui-
trice a favorita a Barcellona, tesi poi
supportata da un tempone fatto segna-
re con gomme soft da Lewis Hamilton
e da prestazioni consistenti di Nico
Rosberg la domenica. A conferma di
come le cose non siano così semplici, la
prudenza di entrambi i piloti sulle loro
reali chance a Melbourne. "Abbiamo
avuto un buon inverno e sono fiducio-
so - ha spiegato Rosberg – sfortunata-
mente le sensazioni ricavate sono nella
stessa misura dello scorso anno, quan-
do poi a Melbourne i riscontri furono
diversi, perché le condizioni sono così
particolari da non lasciare molto spazio
all'interpretazione. La cosa più impor-
tante è che abbiamo risolto definitiva-
mente i problemi di affidabilità avuti
all'inizio e siamo soddisfatti del lavoro
fatto finora". Anche Hamilton ha con-
fermato, dopo il difficile esordio a
Jerez, l'affidabilità dellaW04, ma la sfi-
da vera si giocherà sulla downforce in
particolare nei tracciati più tecnici.
Dopo essere scesi in pista a Montmelò,
gli uomini della stella a tre punte resta-
no molto fiduciosi sulle loro possibilità.
In particolare quello che ha colpito è
stata la regolarità delle performance,
un po' simile a quella vista da parte del-
la Red Bull a Jerez.
In casa McLaren si è invece puntato a
massimizzare il lavoro nei due giorni di
asciutto disponibili. Salvo per le parole
di Button, né lui né Sergio Perez si sono
sbilanciati sulle loro reali chance anche
se è ormai chiaro che parte del loro
lavoro si completerà a Melbourne. Per
ora, la vettura sembra avere una buona
gestione delle gomme, ma ha pesato la
difficoltà con cui vengono effettuati i
cambiamenti nelle regolazioni della
nuova MP4-28, più complicata da met-
tere a punto anche a causa del pull-rod
all'anteriore, ma non solo. Con più tem-
po del dovuto trascorso ai box, gli ingle-
si avevano bisogno di due giornate pie-
nissime. In più, si aggiunge la decisio-
ne di "scaricare" Paddy Lowe, ormai
diretto proprio alla Mercedes, e se non
c'è ragione di pensare che TimGoss non
possa portare avanti il programma,
qualche dubbio sulle ripercussioni a
lungo termine rimane. In McLaren non
lasciano però mai nulla al caso… forse
il piano B era già pronto.