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GP AUSTRALIA
FERRARI
Stefano Semeraro
Da «si può fare» a «ci siamo» forse la
distanza può sembrare breve, ma la diffe-
renza è enorme: quella che passa da un
sospetto a una certezza, dalla fifa al sollie-
vo. La prima gara se l’è presa la Lotus, ma
la Ferrari è lì, prima fra i costruttori, sicu-
ra di potersela giocare fin dall’inizio. Alon-
so secondo, Massa quarto, un diffuso buo-
numore a Maranello. In qualifica la Red
Bull è ancora davanti, di parecchio, ma in
gara è rimasta dietro. «Ci ha fatto piacere
dice Domenicali – anche se io sono con-
tento quando dietro di noi ci stanno tutti,
mentre stavolta davanti è rimasta la Lotus,
quindi ancora non va benissimo: speriamo
di farcela quando servirà».
L’altra buona notizia è che Massa sembra
definitivamente recuperato. Il pilota opaco
e in crisi di buona parte dello scorso anno
a Melbourne non si è visto, anzi. Tre mille-
simi davanti a Alonso in qualifica, e una
partenza ruggente.
«
Felipe è partitomeglio dime –ha ammes-
so tranquillamente Nando – è arrivato di
fianco ad Hamilton e un po’ si sono osta-
colati, avrei potuto essere secondo alla
seconda curvama io ho avuto a che fare con
un Rosberg molto aggressivo e non volevo
correre un rischio eccessivo». L’anno scor-
so il duello in qualifiche fra compagni era
finito 17-2 a favore dello spagnolo, stavol-
ta si parte con uno 0-1per il brasiliano. Con
due piloti competitivi invece di uno solo, la
Ferrari ha unmotivo in più per sentirsi più
tranquilla.
«
E’ stata una gara fantastica –ha detto rag-
giante Alonso – un GP combattuto, con
tanti sorpassi, un po’ traffico. Ho dovuto
lottare con Vettel e Felipe, poi con Sutil e
Hamilton, Rosberg e ancora Sutil, ma ini-
ziare così è bellissimo. Certo, vincere
sarebbe stato anche meglio, ma oggi siamo
i più felici al mondo dopo Raikkonen, e poi
stare davanti allaRedBull è unpiacere. Ora
però dobbiamo qualcosa di più in qualifica
per starle davanti anche in qualifica». Mica
facile.
A togliere a tutti il dubbio che con una stra-
tegia diversa la Ferrari avrebbe potuto sta-
re davanti anche a Raikkonen emagari fare
doppietta ci ha pensato Felipe: «Con la
Macchina che avevamo oggi era impossibi-
le, non ce l’avremmo fatta con le gomme. A
me è dispiaciuto perdere due posti al pit-
stop, ma non mi lamento del quarto posto.
Del resto Fernando ha anticipato la sosta,
rischiando, ed è andata bene. Rispetto allo
scorso anno mi sento dieci volte meglio, e
essere arrivato davanti a Fernando in qua-
lifica è una spinta super dal punto di vista
psicologico. Il mio obiettivo resta lottare
sempre per la vittoria». L’unica piccola
sbavatura è stato quel rimbrotto – a gesti
da parte di Alonso, con qualche allusione
da parte di Domenicali - verso il povero Pic,
del tutto incolpevole nel sorpasso finale
quando Fernando è arrivato un po’ lungo
nella disperata rincorsa a Raikkonen. Non
lo avrebbe comunque preso, e poi la Rossa
di quest’anno è competitiva e solida: l’uni-
ca cosa che non serve al teamè proprio cer-
carsi alibi inutili.