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GP AUSTRALIA
MERCEDES
Stefano Semeraro
Se aWoking piangono, a Brackley non rido-
no. Non troppo. Lewis Hamilton può esse-
re relativamente soddisfatto del quinto
posto e soprattutto di essersi lasciato
abbondantemente alle spalle gli ex-compa-
gni della McLaren, ma dopo i fuochi di arti-
ficio invernali la Stella probabilmente si
aspettava di brillare più alta nel cielo
australe.
«
E’ un bel passo in avanti per il team, dav-
vero buono», ha provato a suggerire
Hamilton. «La macchina mi ha dato buone
sensazioni e mi sono divertito a guidarla,
l’unica cosa che dovremo fare è capire dove
perdiamo rispetto agli altri. Mi ha sorpre-
so vedere come all’inizio i diretti concor-
renti mi sono scappati via, ma sono convin-
to che potremo colmare la distanza».
A fermare Rosberg al 27esimo giro è stato
un problema elettrico, «ed è stato un pec-
cato –ha recriminatoNico - perché con una
strategia impostata su due soli pit-stop
c’erano le chance di fare bene. Però la mac-
china è solida, in qualifica avevo un buon
ritmo e sono convinto che abbiamo inizia-
to ad avvicinarci ai migliori».
Ross Brawn ha ammesso che la resa non
buona della W04 con le gomme medie è
stato l’aspetto negativo della gara, e la fon-
te di massima preoccupazione per il futu-
ro. «Con le supersoft Lewis era arrivato fino
al 13esimo giro, Nico al 14esimo e questo ci
aveva convinto che puntare su due soli pit
era fattibile. Con le medie invece il bilan-
ciamento non era quello che ci aspettava-
mo, e siamo dovuti passare a tre soste,
quindi a rimetterci è stato Lewis nei con-
fronti di chi aveva pensato ai tre stop fin
dall’inizio. Dovremo riflettere sul rendi-
mento delle gomme, e ricavare gli elemen-
ti per fare meglio già da Sepang. Se riusci-
remo a mettere insieme tutte le tessere del
puzzle, avremo gli ingredienti per correre
bene». Ma a Stoccarda fino a quando con-
tinueranno pazientare per completare un
puzzle iniziato ormai quattro anni fa?
...
LA MERCED
È UN PUZZLE
(
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