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GP AUSTRALIA
FORCE INDIA
LAMA
SUTIL
tefano Semeraro
Si è infilato come un coltello lama sulla griglia. «Trovarsi al comando di un GP
è una bella sensazione», ha detto Adrian Sutil alla fine della gara di Melbour-
ne. «Soprattutto alla prima gara, e con soli tre test alle spalle dopo un anno
passato lontanodallaF.1.Direi chenonpotevosperare inun iniziomiglio-
re». Verissimo. Anche sperare solo inun secondo inizio, qualunque fos-
se, in una seconda chance nel Circus dopo quello che gli era capitato
nel 2011 solo qualche mese fa non era affatto scontato per il tedesco
della Force India.
Il team di Mallya lo aveva lasciato a piedi due stagioni fa dopo la
rissa nel bar di Shanghai in cui Sutil aveva aggredito Eric Lux, il
CEO della allora Renault, impugnando il frammento bottiglia di
champagne. Lux aveva rimediato qualche punto sul collo,
Adrian una condanna a 18 mesi (con la condizionale) e una
multa di 200 mila dollari. Molti avevano già deposto una
lastra di marmo sulla carriera in F.1 di Sutil, ma i giochi del
mercato – e dell’economia, grazie ai suoi buoni rapporti con
la Mercedes – lo hanno rimesso in sella, proprio con la For-
ce India.Evadettoche lasuasecondachanceSutil l’haaffer-
rata saldamente. Una gara da protagonista assoluto, con
l’ebbrezza di ritrovarsi per 11 giri davanti a tutti (in due
riprese, dal 14° al 20° edal 39° al 42°), almeno fino aquan-
do le sue supersoft lo hannomollato dopo il terzo pit-stop
e ha dovuto cedere il passo via via a Raikkonen, Alonso,
Vettel, Webber e Hamilton, finendo settimo davanti al
compagno di squadra Paul Di Resta.
E proprio con il suo ex-amico Lewis il tedesco ha ingag-
giato un duello appassionante attorno al 40esimo giro,
quando il driver della Mercedes ha provato varie volte a
passarlo, senza successo, prima di rientrare ai box per il
cambio gomme.
L’amicizia fra i due era finita proprio nel 2001, quando
Hamilton si era rifiutato di testimoniare a favore di Sutil a
proposito dell’aggressione a Lux, e Adrian gli aveva dato del
“
codardo”. Una ferita ancora non suturata.
«
Non sono più in contatto con Lewis – ha spiegato Adrian
alla vigilia della trasferta Australia – non l’ho più visto, né gli
hoparlato. Primaopoi succederà.Manonsoquando».Hamil-
ton aveva provato a ricucire l’amicizia: «appena ho sentito che
sarebbe tornato in F.1 gli ho mandato un messaggio di auguri.
E’ un bravo pilota, e se lo merita. Ma non mi ha mai risposto».
La prima risposta è arrivata direttamente in pista. Anche senza
cocci di bottiglia in mano, Sutil è pericoloso come un tempo.