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Massimo Costa
Si parte dalla lontana Malesia questo fine
settimana per finire nello scenario sempre
affascinante di Abu Dhabi soltanto il 3
novembre. Un lungo campionato, fatto di
undici appuntamento, quello 2013 della
GP2, che ha vissuto un interminabile e dif-
ficile inverno. Diverse squadre infatti, a dif-
ferenza di quanto accadeva nei precedenti
anni, si sono trovate in seria difficoltà nel
reperire i piloti. I budget elevati che servo-
no per la GP2, da 1.4 milioni in su, in que-
sto periodo di crisi economica, per molti
sono parsi impossibili da trovare. Alcune
squadre ci rimetteranno di tasca loro, altre
hanno trovato il giusto compromesso sce-
gliendo per tempo i piloti giusti, altre anco-
ra si sono arrese per non rischiare di apri-
re voragini nei propri conti bancari. Tra
l’altro il 2013 rappresenterà la conclusione
del triennio di vita dell’attuale monoposto.
Si deciderà comunque di proseguire con
questo modello anche nel 2014, per evita-
re ulteriori spese ai team, o si chiederà a
Dallara di realizzare un nuovo modello da
proporre la prossima stagione e fino al
2016?
Dopo l’uscita di scena del Coloni Motor-
sport, non ce l’hanno fatta Ocean e, sor-
prendentemente, iSport. Al posto di queste
tre realtà sono subentrate, rispettivamen-
te, MPMotorsport, Hilmer e Russian Time,
squadre giovani, senza il peso sportivo di
Coloni e iSport (Ocean era di recente costi-
tuzione), ma che possono aprire un nuovo
ciclo. Mentre leggete queste righe però, vi
sono ancora quattro sedili da assegnare per
la stagione e il rischio è che questi vengano
assegnati a piloti diversi nel corso del cam-
pionato. La inedita Hilmer e Trident stan-
no lottando per essere al via di Sepang al
completo con le loro monoposto. Nathana-
el Berthon è vicino alla squadra di Mauri-
zio Salvadori, delle altre possibilità poco o
nulla si sa. Diverso il discorso per Russian
Time dove il proprietario, un ricco busines-
sman ucraino, si può permettere di ingag-
giare piloti a costo zero o quasi ed avrà Tom
Dillmann e probabilmente Sam Bird, che
così rientra in GP2.
Oltre a Trident, abbiamo altre due forma-
zioni italiane: Rapax e Lazarus. La prima si
candida tra le favorite per la vittoria finale
grazie a Stefano Coletti. L’italo monegasco
era entrato in Rapax a partire dalla prova
di Monza 2012 e il rapporto è continuato.
Coletti ha disputato degli eccellenti test
invernali, il ragazzo appare decisamente
maturato e pronto per quel salto di qualità
che gli compete. La Lazarus invece, si
avvarrà di due giovani come René Binder,
utilizzato in qualche gara 2012, e il rookie
Kevin Giovesi. Questi sarà l’unico italiano
al “cento per cento” che si presenterà a
Sepang. Arriva da un 2012 che lo ha visto
impegnato tra F.3 Italia e F.3 Open, dove
ha vinto la classe B. Il salto in GP2 sarà sen-
z’altro impegnativo considerando il poco
tempo che vi è a disposizione per percorre-
re chilometri nell’arco dei weekend di gara.
Ma con chi se la dovrà vedere Coletti? Pro-
babilmente con James Calado e Felipe
Nasr, che guidano per ART e Carlin. Da non
sottovalutare Tom Dillmann col nuovo
teamRussianTime e l’eterna promessamai
veramente sbocciata, Fabio Leimer con
Racing Engineering. Buone cose ha messo
in mostra nei test Stephane Richelmi della
Dams. La squadra francese, campione nel
2011
e 2012, ha in Marcus Ericsson il pilo-
ta che dovrà raccogliere le due pesanti ere-
dità lasciate da Romain Grosjean e Davide
Valsecchi. Lo svedese è ormai un veterano
della GP2 come lo è Johnny Cecotto
(
Arden), entrambi devono trovare maggio-
re continuità se vogliono puntare in alto, al
pari di Jolyon Palmer. Tra i rookie, promet-
te bene Adrian Quaife-Hobbs, campione
Auto GP in carica, che si è accordato con
MP Motorsport.
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