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Massimo Costa
Era stato l’uomo mercato oscuro
dello scorso inverno. Finito nelle
caselle di ben tre top team: Fer-
rari, McLaren, Mercedes. Nico
Hulkenberg era il pilota rampan-
te da prendere a tutti i costi, alla
fine non lo ha ingaggiato nessu-
na delle suddette squadre. La
brillante stagione in Force India
nel 2012 non è servita per sfon-
dare la porta giusta, ma almeno,
visto che aveva deciso di cambia-
re aria, per bussare a quella di
Peter Sauber. Sfortunatissimo a
Melbourne, Hulkenberg con la
C32 a motore Ferrari, tanto
applaudita dai tecnici per le sue
linee e per le strettissime fianca-
te, su un circuito vero come quel-
lo di Sepang ha toccato i tasti giu-
sti. Dodicesimo in qualifica (in
Australia era risultato undicesi-
mo), ha disputato una gara tutta
di attacco, anche troppo a dire la
verità, tanto da far arrabbiare
Kimi Raikkonen. Hulkenberg è
uno tosto, non concede un centi-
metro di pista a nessuno e lo si è
visto in occasione dell’ultimo pit-
stop quando è partito dalla piaz-
zola Sauber come un fulmine e si
è messo di traverso, in corsia
box, proprio a Raikkonen. Salvo
poi chiudergli la porta ad ogni
suo tentativo di attacco e spin-
gerlo anche a bordo pista in più
di una occasione. Hulkenberg
alla fine si è piazzato ottavo, un
risultato di assoluto prestigio per
la Sauber anche se dodici mesi fa
Sergio Perez aveva rischiato di
vincere, ma in quell’occasione
pioveva forte e si svilupparono
particolari condizioni. Con il
tedesco. Sauber e Monisha Kal-
terborn possono stare tranquilli.
Nonmale Esteban Gutierrez, alla
sua seconda corsa in F.1. Il mes-
sicano ha anche toccato la zona
punti, alla fine ha terminato
dodicesimo. Di più per ora non si
può pretendere.
ERG DI RABBIA
Il tedesco ha conquistato
con una gara “cattiva”
e tutta all’attacco un
meritato ottavo posto
finale che lo ripaga dalla
delusione di Melbourne
dove non aveva fatto
neanche un giro