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Stefano Semeraro
Perché la Yamaha, Vale. A Jerez, negli ultimi test
della pre-season 2013, il Doctor finalmente è tor-
nato in cima al gruppo, e per Rossi e tutti i “Ros-
siani” è una gran bella notizia. E lo è anche per la
MotoGP in generale, visto che unValentino di nuo-
vo in forma, di nuovo in grado di dare battaglia, è
un toccasana per una serie che ridotta ad un’orda-
lia a tre fra Pedrosa, Lorenzo e Marquez, e con tre
sole vere Case impegnate in pista, rischierebbe di
diventare uno show interessante solo per iberici e
giapponesi. Rossi è riuscito a staccare il miglior
tempo in una giornata, domenica, tormentata dal-
la pioggia e interrotta prima del tempo da uno sci-
volone di Bautista, ma poco importa. «Sono un po’
più vecchio, ma con la Yamaha vincerò ancora», è
stato il mantra di Rossi a Jerez, dove ha continua-
to a parlare – non bene – del suo periodo in Duca-
ti, facendo addirittura capire che il passaggio per
Borgo Panigale avrebbe potuto anche convincerlo
ad appendere il casco al chiodo. «Il problema con
la Ducati è che i loro tecnici non accettano le criti-
che – ha dichiarato Rossi alla stampa inglese – alla
Yamaha o alla Honda quando spieghi che c’è qual-
cosa che non va nella moto non la considerano una
cosa brutta, anzi, un aiuto per migliorare. Alla
Ducati invece non si fidano di te al 100 per cento e
poi si arrabbiano perché li hai criticati».
Comunque sia, acqua passata. Fra le mani ora il
Dottore si trova una moto “splendida” (come ha
detto alla presentazione) e veloce. C’è un nuovo
capitolo della storia da scrivere. «Ritornate in
Yamaha è una grande storia e una grande scom-
messa – ha aggiunto – sono di nuovo nel teamdove
ho passato tanti anni, e mi sento come un bambi-
no che ha in mano le caramelle. Sono un po’ invec-
chiato, ma fisicamente mi sento molto bene, e le
motivazioni, che sono poi quelle che contano quan-
do vuoi restare al top, ci sono ancora tutte. Voglio
lottare per il podio, che è il mio obiettivo da quan-
do ho firmato di nuovo per la Yamaha, vincere
qualche GP, poi vedremo». Dopo i test di Sepang e
quelli non molto positivi di Austin, Rossi aveva
sostenuto di essere il quarto dei possibili Fab Four
dietro i tre spagnoli, ma la tre giorni di Jerez –
anche se non è riuscito a provare il nuovo telaio -
lo ha reso ancora più ottimista.
«
Sono contento perché abbiamo studiato uno stile
diverso per gli assetti, che mi potrà consentire di
andare più veloce in maniera più costante, specie
quando si tratta di usare gomme vecchie. Sono più
o meno al livello di Jorge, ed è un buon risultato
sia perme sia per il team». Domenica, Rossi ha spe-
so anche qualche parola per la scomparsa del gran-
de Pietro Mennea. «E’ stato uno degli sportivi ita-
liani che hanno fatto qualcosa in più, come Tom-
ba, come Del Piero e Totti. E mi ci metto anche io
insieme a Giacomo Agostini». Mennea se ne è
andato troppo in fretta. Il Dottore a quanto pare ha
intenzione di restare in pista ancora a lungo.