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WTCC
GARE A MARRAKECH
Dario Sala
C'è voluto il circuito Moulay El Hassan di
Marrakech, con i suoi pro e i suoi contro,
per vedere due nomi nuovi salire sui gradi-
ni più alti del podio del WTCC. Michel Nyk-
jaer e Pepe Oriola hanno rotto il ghiaccio
in una serie che li ha sempre visti autori di
buone prestazioni, ma mai così in alto. Un
bene per la serie che nel Paese nordafrica-
no ha vissuto un'altra giornata epica su un
circuito che, come sempre, ha fatto e farà
discutere. Una pista densa di tranelli che in
teoria avrebbe dovuto favorire le “vecchie
volpi” capaci con la loro esperienza di sta-
re lontano dai guai. Niente di più sbaglia-
to. A dare una bella rinfrescata all'ambien-
te sono stati proprio i giovani. Accanto ai
due vincitori infatti, piloti come Tom Chil-
ton e James Nash si sono messi in mostra
salendo sul podio in maniera più che meri-
tata. A salvare l'onore della vecchia guardia
ci sono riusciti solamente Yvan Muller e
Gabriele Tarquini con quest'ultimo che ha
vissuto una domenica a due facce.
NYKJAER E ORIOLA
GIORNATA STORICA
Michel Nykjaer ha vinto la prima frazione
grazie ad un ottima partenza che lo ha por-
tato al secondo posto. Ha seguito Tarquini
come un'ombra poi, quando questi ha com-
messo una piccola sbavatura, il danese è
passato ed ha comandato le operazioni
fino al traguardo. Una grande gara quella
di Nykjaer che è rientrato nella serie sola-
mente quest'anno. Dopo i deludenti anni
con la Seat, è passato alla Chevrolet e si è
rifatto una carriera. Prima nel Turismo
scandinavo ed ora nel mondiale. Il tutto
con una squadra debuttante, la Nika, che
non aveva mai visto nulla del WTCC, tan-
to meno la pista marocchina. Il loro suc-
cesso vale davvero molto. Esattamente
come quello di Pepe Oriola il cui successo
è in parte figlio della griglia invertita e del-
la safety-car entrata per la botta di Tarqui-
ni. Lo spagnolo, che sulla macchina e sul-
la tuta porta mantra buddisti, ha sfruttato
bene la pole ed ha guidato in maniera
impeccabile tenendosi dietro un mostro
sacro comeMuller che ha cercato varchi ad
ogni curva. Quando la sua sorte sembrava
inevitabilmente segnata, è intervenuta la
safety car che ha congelato la gara lascian-
do a Muller solamente un ultimo “dram-
matico” giro per provarci. Oriola ha però
tenuto i nervi saldi ed è volato verso il gra-
dino più alto del podio. Un successo meri-
tato che riporta alla vittoria anche la Seat
Leon. Una vettura fuori produzione e che
ha ben sette anni sulle spalle. Una macchi-
na che dispone di un gran bel motore con
il quale Oriola ha potuto contrastare la
Cruze campione. Ovviamente ora tutti
sperano che questo successo acceleri i pen-
sieri della Seat circa un possibile rientro in
forma ufficiale.
Splendido vincitore
di gara 1
Michel Nykjaer
Gabriele Tarquini
ottimo in gara 1
dopo la pole del sabato