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LOTUS “FASTIDIOSA” RED BULL INVOLUTA
E gli altri? Ovviamente non sono stati a
guardare e come la Ferrari hanno lavorato
parecchio nelle tre settimane che sono tra-
scorse dalla gara malese. A partire dalla
Mercedes, che a Shanghai ha potuto bene-
ficiare di quel sistema “fric” (front and rear
interconnected control) che sovraintende
al controllo simultaneo delle sospensioni
sui due assi della W04. Un dispositivo che
ha in parte risolto l’eccessiva usura delle
coperture, ma non del tutto i problemi del-
la Mercedes. Se si paragona il terzo posto
ottenuto quest’anno da Hamilton, con la
vittoria 2012 di Rosberg, il piatto piange,
anche se in valore assoluto la W04 vale
decisamente di più del modello che l’ha
preceduta. E poi, anche se la monoposto
argentea è andata velocissima in prova,
non bisogna trascurare il fatto che il trac-
ciato di Shanghai si sposa alla perfezione
con le caratteristiche tecniche della Merce-
des e che su questa pista il consumo mag-
giore delle coperture riguarda quelle ante-
riori, mentre la W04, come noto, ha come
punto debole l’usura di quelle posteriori. I
miglioramenti comunque ci sono stati e
sembra sempre più sensata la scelta di
Hamilton, di lasciare la McLaren, per pas-
sare col team della stella a tre punte. Gara
estremamente positiva anche per la Lotus
che, senza l’avvio balbettante di Raikkonen
e la toccata del finlandese con Perez, avreb-
be addirittura potuto impensierire Alonso,
se non puntare al gradino più alto del
podio. Qualcuno ci deve comunque spiega-
re che senso ha l’esasperazione aerodina-
mica se interventi minimali ad un’ala pos-
sono ribaltare le sorti di unweekend, quan-
do poi vedi Raikkonen puntare alla vittoria
senza buona parte dell’ala anteriore.Miste-
ri della Formula 1moderna....Dulcis in fun-
do, si fa per dire, la Red Bull, che pare in
una fase per così dire involutiva. La RB9 è
sempre temibile, ma soffre certe condizio-
ni di gara e manifesta una palese idiosin-
crasia per alcune specifiche delle gomme
Pirelli. Più o meno quello che accadeva
all’inizio della passata stagione, quando la
Red Bull aveva perso quella superiorità
schiacciante del 2011, per poi recuperarla
a fina stagione, con una versione profonda-
mente rivista della RB8. Ma erano altri
tempi, la Ferrari non poteva certo contare
su una macchina vincente e in squadra l’at-
mosfera era, se non idilliaca, quantomeno
vivibile. Insomma, l’esatto contrario di
quello che sta accadendo in questo primo
scorcio di mondiale, dove insieme alla lot-
ta fratricida Vettel-Webber se ne sono
andate tante certezze. Anche di carattere
tecnico.