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GP CINA
LOTUS
Stefano Semeraro
Kimi Raikkonen, ovvero l’arte di arrangiarsi alla
finlandese. E alla grandissima, visto il secondo
posto arraffato nonostante i giri corsi con l’ala
anteriore e il musetto danneggiati dall’intruppa-
ta con Sergio Perez nel tentativo di passare il
messicano della McLaren. «Ovviamente la mac-
china non è disegnata per correre in quelle con-
dizioni – ha fatto notare con serafica ironia Kimi
–
altrimenti la useremmo sempre così. Però sono
rimasto sorpreso di come abbia funzionato bene.
Certo, c’erano delle situazioni in cui era meno
facile da controllare, ma ho dovuto arrangiarmi
con quello che avevo, e in fondo la velocità è sem-
pre rimasta buona». A Sepang, Fernando Alon-
so aveva deciso di non rientrare ai box per cam-
biare il musetto danneggiato e si è ritrovato l’ala
fra le gomme. Raikkonen lo ha imitato, sempre
per evitare un pit-stop non programmato, ed è
arrivato addirittura sul podio. Sono i casi della
vita, e soprattutto quelli delle corse. E dipende
dalle inclinazioni personali vedere il bicchiere
mezzo pieno o mezzo vuoto: quell’ala avrebbe
potutoanchemettere fine alla garadi Raikkonen,
ma senza quel botto la Lotus avrebbe forse potu-
to lottare per la vittoria.
Il finlandese a Shanghai è comunque andato for-
te in tutto il weekend. Prima fila in qualifica,
come non gli era ancora accaduto dopo il rientro,
che Kimi ha rischiato di gettare al vento con una
pessima partenza quando è stato passato dalle
Ferrari (innescate anche da una elettronica più
“
restrittiva”). Poi una rimonta costruita fra un
pit-stop e l’altro, nonostante il botto con Perez,
che gli ha consentito di riprendersi la posizione
saltando prima Felipe Massa poi Lewis Hamil-
ton quando l’inglese al 38esimo giro è rientrato
ai box. Nel finale ha controllato la gara, aumen-
tando giusto il disatacco da Hamilton quando ha
visto SebastianVettel rifarsi sotto con la bava alla
bocca. «Non sono contento al 100 per cento – ha
esalato alla fine con il consueto entusiasmo Kimi
–
perché non abbiamo vinto, come non ero del
tutto soddisfatto sabato perché avrei voluto la
pole. Ma vista come si era messa, è un secondo
posto nientemale». No, decisamente, anche per-
ché le acrobazie compiute con l’ala sbrindellata
che gli danzava pericolosamente all’anteriore
hanno dimostrato ancora una volta di che pasta
è fatto IceMan. Guai a sottovalutarlo nella gara
al titolo.«Kimi ha mostrato ancora una volta di
essere uno dei piloti più forti del mondo–ha det-
toEricBoullier, teamprincipal dellaLotus–però
noi come team gli abbiamo fornito una buona
strategia che gli ha consentito di stare davanti a
Lewis Hamilton». Una mano lava l’altra, e tutte
e due guidano verso il secondo posto in campio-
nato.
Tamponato Perez, il finlandese ha proseguito
con l’ala danneggiata, ma non troppo, e il musetto sbucciato.
Nonostante ciò, la sua E21 ha retto perfettamente
permettendogli di conquistare un eccellente secondo posto