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INDYCAR
GARA A LONG BEACH
Marco Cortesi
E' stata una lunga rincorsa quella del Giappone alla
prima storica vittoria nell'IndyCar. Dopo aver porta-
to ai nastri di partenza molti dei migliori talenti del
motorsport nazionale, alcuni provenienti dalla F.1
come Toranosuke Takagi, altri fatti crescere allo sco-
po come Hideki Mutoh, il sol levante ha finalmente
centrato l'obiettivo con Takuma Sato, "piedone" esu-
le della massima categoria. A rendere ancor più posi-
tivo il risultato del Grand Prix di Long Beach 2013 è
arrivato poi il ritorno al successo del teamFoyt. A sec-
co da oltre dieci anni (addirittura dal 1978 conside-
rando solo i circuiti stradali), la compagine fondata
da AJ Foyt si è messa alle spalle un lungo periodo da
ultima della classe. Da incorniciare la prestazione di
Sato, velocissimo e abile nel gestire le gomme, ma
anche quella della squadra, impeccabile sia dal pun-
to di vista delle soste sia che in termini di efficienza.
Con Larry Foyt al timone e domati gli eccessi del
grande capo (in convalescenza per un problema fisi-
co) sono ora pronti a fare il bis già a San Paolo, dove
Sato è sempre stato a suo agio, sognando Indianapo-
lis. A far da contraltare alla grande prova del nippo-
nico, una giornata da dimenticare per tutti i piloti di
testa della classifica, tanto che perfino il quarto posto
di Dario Franchitti, arrivato a seguito di un pasticcio
in pit-lane dopo che lo scozzese aveva dominato le
prime fasi, appare più che digeribile. Al primo re-
start ci ha pensato JamesHinchcliffe ad aprire le dan-
ze: il canadese ha tentato un attacco avventato nei
confronti di Tony Kanaan, finendo lungo alla prima
curva. Coinvolti anche i compagni di squadra Erne-
sto Viso ma - soprattutto - Ryan Hunter-Reay. Dopo
aver sostituito l'ala anteriore, il campione in carica ha
lottato contro l'assetto della propria vettura prima di
esagerare e finire nelle barriere.
Problemi simili per Will Power: con il progredire del
weekend ed il mutare delle condizioni dell'asfalto,
l'australiano si è trovato lontano dalla vetta prima di
vedere la propria giornata compromessa in modo
quasi definitivo per un contatto ricevuto da Tristan
Vautier in pit-lane. Molti altri piloti sono stati prota-
gonisti di incidenti, con diversi alettoni volati a più
riprese. Nei guai Scott Dixon, prima colpito da Vau-
tier e poi finito in testacoda, Marco Andretti ed Helio
Castroneves. Pur arrivando decimo, il brasiliano ha
mantenuto la testa della classifica: ha ora solo tre
punti di vantaggio su Sato. Alla fine, sotto la bandie-
ra a scacchi di Long Beach, il secondo ed il terzo posto
sono andati a Graham Rahal e Justin Wilson, aiuta-
ti dalle bandiere gialle in occasione dei pit-stop. Per
l'americano, una boccata d'ossigeno dopo l'opaco ini-
zio di stagione, per l'inglese un recupero ecceziona-
le: solo 50 giri per lui tra libere e qualifica, con uno
zero proprio nella sessione decisiva che l'aveva sca-
raventato a fondo griglia. Bene anche JRHildebrand,
evanescente a St.Petersburg e a Barber ma quinto in
California. Nona piazza per Simona de Silvestro, poca
fortuna invece per Mike Conway, eccellente protago-
nista del weekend ma tradito da un problema elettri-
co.
Graham Rahal
Justin Wilson