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GP2
GARA A SAKHIR
Massimo Costa
Erano gli osservati speciali Stefano Coletti
e gli uomini del team Rapax. In Bahrain
dovevano dimostrare che il bel weekend di
Sepang non era frutto di un assetto che ave-
va dato ottimi frutti solo su quel circuito.
Coletti, nell’intervista che abbiamo pubbli-
cato sul Magazine 220, era stato chiaro: “La
base della monoposto è ottima, saremo
pronti per tutte le piste”. Merito di un gran
lavoro svolto nei test invernali. L’italo-
monegasco non si sbagliava. E anche a
Sakhir ha detto la sua, unico a salire due
volte sul podio con un secondo e un terzo
posto. Certo, è mancata la vittoria (che
poteva arrivare in gara 2, ma una spiattel-
lata nel momento decisivo glielo ha impe-
dito), però quello che serve per vincere un
campionato è la costanza di rendimento. E
Coletti può annoverare un terzo, un primo,
un secondo e un terzo posto su quattro
gare disputate. Questi risultati gli permet-
tono di guidare il campionato con 10 pun-
ti di vantaggio su Fabio Leimer mentre
Rapax guida la classifica riservata ai team
grazie anche all’apporto di Simon Trum-
mer che in gara 1 ha recuperato due pun-
ticini. Se Coletti si è confermato una seria
realtà della GP2 2013, Leimer è stato deva-
stante per la superiorità evidenziata in
qualifica, dove ha rifilato un secondo al suo
più vicino rivale, mentre in gara 1 è stato
imprendibile per Coletti. Leimer e Racing
Engineering hanno segnato una notevole
doppietta nelle prime due main race sta-
gionali, decisamente importante il lavoro
di messa a punto effettuato dalla squadra
spagnola di Alfonso D’Orleans, ma in gara
2
non sono mai riusciti a centrare la zona
punti. Se a Sepang Leimer aveva commes-
so un errore, questa volta lo svizzero si è
visto arrivare addosso alla prima curva
Alexander Rossi. Ha proseguito Leimer,
ma la vettura non era particolarmente per-
formante.
