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ALLA
FACCIA
DELLA
CRISI
Sul finire del trimestre giungo-
no i bilanci. E si evince chiara-
mente che l’automobile e la sua
industria non è in crisi.
Audi, BMW, Mercedes conti-
nuano a segnare record su
record. Nelle vendite, nei fattu-
rati, negli utili.
E non sono le sole: su tutte la
Skoda ma anche la Toyota per
non parlare del primo Gruppo
coreano, Hyundai-Kia.
Per il prossimo futuro, anche
per quest’anno, le previsioni
danno un incremento della pro-
duzione mondiale e allora viene
da chiedersi perché continuare
a insistere che l’auto è in crisi?
In Italia lo è, anche nei Paesi
limitrofi. Quindi sarebbe più
corretto affermare che in alcuni
mercati c’è grande difficoltà ma
nel complesso generale la situa-
zione è molto più che soddisfa-
cente.
Ne sanno qualcosa, ad esempio,
i 13 mila dipendenti di Porsche
che quest’anno vengono gratifi-
cati con un bonus di 8mila euro!
Il problema vero è che molti
sono miopi e si fermano a guar-
dare solo il mondo vicino non
comprendendo che i confini
ormai sono cambiati.
E’ vero che ci sonoCase automo-
bilistiche in crisi, ma perché non
sono state capace di adeguarsi:
la maggior parte gode di ottima
salute.
Piangersi addosso non serva a
nulla, bisogna reagire correndo
ai ripari e cercando di eguaglia-
re chi fameglio, tornando a dare
valore alle realtàmeno effimere,
rimboccandosi le maniche,
imparando a rivalutare profes-
sionalità e competenze.
Se così non si procede, il decli-
no è inevitabile, la ruota smette
di girare, le auto stanno ferme e
ci si ferma.
Mentre il mondo continua a cor-
rere.
BMW X4 Concept
Mercedes GLA