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FORMULA 1
DI RESTA
D’ORA
IN PAUL
La gara del Bahrain ha acceso le luci sullo scozzese, un talento
annunciato che in F.1 però stenta ancora a convincere le squadre
che contano. Per fare il salto di qualità e staccarsi dalla massa
dei pretendenti ad un top-team ora gli servono altri risultati.
Soprattutto quel podio che farebbe tanto contenta la Force India
Stefano Semeraro
Se non ora, quando? 27 anni non sono tanti
per un pilota di F.1, anzi; ma in tutte le car-
riere arriva il momento in cui devi dimostra-
re di essere sul binario giusto. Di avere la stof-
fa adatta ai sogni. Per Paul di Resta il “clic”
forse è arrivato in Bahrain. Gran Gara, setti-
mo posto, e i complimenti del vice di Vijai
Mallya alla Force India, Bob Fernley. Nel
dopo gara Sky gli ha chiesto che cosa avreb-
be potuto ottenere Paul a bordo della Red
Bull di Vettel nelle ultime stagioni, e Fernley
ha risposto secco: «avrebbe potuto vincere il
titolo, non ho dubbi. Non gli manca niente.
ma probabilmente il 50 per cento dei piloti
che corrono oggi in F.1 potrebbero farlo».
Un complimento, anche se un complimento
a metà, se ci pensate bene. Perché a Fernley
quel settimo posto e piaciuto, ma aveva già
fatto la bocca ad un podio.
Di Resta è stato a lungo un campione annun-
ciato. Un cocco di Norbert Haugh alla Mer-
cedes, specie da quando che lo scozzese di ori-
gini italiane riuscì a riportare a Stoccarda il
titoloDTMdopo anni di dominioAudi, facen-
do secco il compagno di squadra Bruno Spen-
gler all’ultima gara.
A correre su quattro ruote ha iniziato a 8 anni,
nel kart, come tanti, come quasi tutti, ed è sta-
to proprio lì che la McLaren e la Mercedes gli
hanno messo gli occhi addosso, anche se la
Mercedes ha poi aspettato che si aggiudicas-
se quattro anni dopo il prestigioso premio
Young Driver of The Year per inserirlo nel
suo programma dedicato ai giovani. Dopo
sono venute le due stagioni nella Formula 3
Euro Series, con la Manor, e nella seconda un
successo che autorizza i sogni di gloria di Di
Resta anche in F.1, soprattutto considerato
che il titolo quell’anno Paul lo strappò ad un
certo Sebastian Vettel.