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AUTO GP
GARE A BUDAPEST
Claudio Pilia
La verità, diciamola subito, è che non c’è
stata partita. Il weekend ungherese del-
l’Auto GP, andato in scena nella spettaco-
lare e chiassosa cornice dell’Hungaroring
davanti ad oltre 70mila persone assiepate
sulle tribune, si è concluso esattamente allo
stesso modo con cui era iniziato. Vittorio
Ghirelli, imprendibile fin dai test pre-gara,
è stato l’autentico mattatore della quarta e
quinta gara della serie promossa da Enzo
Coloni, agguantando (quasi) tutto quello
che si poteva ottenere, dalle prove libere
alla pole position in qualifica, sino ai giri
veloci e la vittoria in gara-2. E, se non fos-
se stato per la “zampata felina” di Kimiya
Sato in gara-1, in valigia avrebbe dovuto
fare posto anche alla coppa più importan-
te della prima corsa. Un weekend da leone,
quello del pilota del team Super Nova, che
è riuscito a trovare un assetto pressoché
perfetto per il torrido asfalto (le tempera-
ture hanno superato i 40 gradi) magiaro,
dimostrando una buona visione di gara
nonostante qualche piccola, seppur decisi-
va, noia. Il driver romano, partito al palo
nella prima corsa, dopo essere stato sor-
passato al via dal giapponese dell’Eurono-
va, ha impiegato una sola tornata per
riprendersi una leadership rimasta salda-
mente nelle sue mani sino al 16esimo giro.
Fino al quel punto, infatti, aveva costruito
un vantaggio sufficiente ad effettuare la
sosta obbligatoria e rientrare in vetta; un
inconveniente alla ruota posteriore sini-
stra, invece, è risultato fatale, facendo sva-
nire il gradino più alto del podio per appe-
na tre decimi. Uno smacco, evidentemen-
te, troppo scottante per essere archiviato.
Così, dai primi giri iniziali di gara-2, Ghi-
relli ha messo subito in chiaro le sue inten-
zioni, compiendo diversi sorpassi e forzan-
do il passo, fino ad incamerare un margi-
ne di oltre 38 secondi, stavolta sufficienti a
conservare la prima piazza e la prima vit-
toria nella serie, completando un meritato
hat-trick.
