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ALPS
GARE A IMOLA
Massimo Costa
Siamo sbalorditi, c’è poco da dire. Da
quanto tempo non si vedeva un pilo-
ta italiano al debutto nel mondo del-
le monoposto, in un campionato di
livello internazionale di grande qua-
lità quale è la Renault ALPS, pieno di
team e piloti che corrono nella Euro-
cup, vincere e convincere fin da subi-
to? Parecchio. Forse bisogna risalire
ai tempi di Giorgio Pantano, o anco-
ra prima di Jarno Trulli e Giancarlo
Fisichella. E sì, perché Antonio Fuo-
co sta coltivando meraviglie. Tre vit-
torie su quattro gare, leadership in
campionato. E con le formule ha par-
tecipato ad appena sei corse, due
nella Pan Am con delle Tatuus di
F.Abarth, quattro nell’ALPS. Fuoco
è un talento vero, lo si era già intui-
to nel karting, a quanto affermano gli
esperti di quel mondo. Anche se sap-
piamo bene che vincere in quell’am-
biente non significa automaticamen-
te essere campioni con lemonoposto
e viceversa. Ormai tutti sanno che
sembra essere piuttosto facile dive-
nire fenomeni nel karting dove
ormai la differenza tra ufficiali,
semiufficiali e privati è talmente
ampia e i costi talmente esagerati da
far venire molti dubbi sul valore rea-
le di troppi kartisti. Ma su Fuoco, ci
mettiamo la mano. Quel che conta è
come sta guidando ora, nelle formu-
le, e lui ci sa fare benissimo. Quel che
conta è l’approccio, e lui sta dimo-
strando una professionalità, una
serietà, una mentalità, che non si
comprano al negozietto dietro l’an-
golo. Il lavoro del Ferrari Driver Aca-
demy, che dopo le esitazioni iniziali
sembra avere imboccato la giusta
via, si sta rivelando essenziale. Lo
conferma la trasformazione di Raf-
faele Marciello da un anno a questa
parte. Poi, c’è il team Prema che sa
come far vincere i propri piloti, che
sia F.3 europea o F.Renault. Quattro
gare, quattro successi, uno con Bru-
no Bonifacio, tre con Fuoco. Nono-
stante la concorrenza di team di pri-
mo piano come ARTA, Koiranen o
Tech 1.
A Imola, Fuoco ha segnato la pole, in
gara 1, ha tenuto un passo costante
al quale nulla hanno potuto i pur
bravi Pierre Gasly e William Ver-
mont. Quando ha iniziato a piovere,
il 16enne della Prema ha commesso
un errore alla Rivazza, è sceso quar-
to e poco dopo è uscita la bandiera
rossa che ha congelato le posizioni al
giro precedente. Fortunato anche,
Fuoco. In gara 2, stesso copione del
giorno precedente, pioggia a parte,
non pervenuta. Se ne è andato via,
non troppo, tenendosi quel margine
di 2”3 e dintorni su Vermont. Non
pensiamo si tratti di un fuoco di
paglia, Antonio sta dimostrando di
aver raggiunto questi successi con
merito risultando veloce fin dalle
prove libere. Certo è ancora giovane
e immaturo, l’errore di gara 1 lo con-
ferma, e in futuro emergeranno altri
aspetti da limaremagari su piste nel-
le quali farà più fatica a digerire. Sia-
mo curiosi di vederlo all’opera già la
prossima settimana a Pau, in una
prova internazionale non valevole
per il campionato (ancora non è uffi-
ciale, ma Fuoco dovrebbe esserci),
un circuito cittadinomolto impegna-
tivo. E ancora di più nella Eurocup
Renault a Spa il fine settimana del 2
giugno, quando si misurerà non solo
con gli abituali avversari dell’ALPS,
ma anche con quelli del NEC.
Nyck De Vries
quinto in entrambe le gare