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MULLER
PREGIATO
Il francese ha dimostrato una netta
superiorità non solo grazie al mezzo che
guida, ma per la visione tattica che lo ha
accompagnato nel fine settimana russo.
Mentre gli altri sbagliavano o provocavano
incidenti, lui ha portato a casa un primo e
un secondo posto…
Dario Sala
Con la disputa della gara di Mosca, il WTCC
è arrivato ametà stagione. Una prima parte
che ha mostrato chiaramente come Yvan
Muller abbia già messo una seria ipoteca
sul mondiale 2013. Sbilanciarsi oggi
potrebbe sembrare un tantino azzardato,
ma il francese di questi tempi non sembra
avere grandi rivali che possano realmente
intralciare il suo cammino. Guida lamiglio-
remacchina e lo sta facendo senza commet-
tere errori, approfittando al massimo delle
disavventure altrui. In Russia, ha dato
un'ulteriore lezione a tutti. Prima la pole
position, poi la vittoria in gara uno resisten-
do a TomCoronel che probabilmente aveva
un macchina più efficace, e quindi il secon-
do posto in gara due partendo da metà
schieramento. Il tutto mentre i suoi avver-
sari perdevano occasioni buttandosi fuori o
commettendo sbavature che poi non con-
sentivano più di recuperare. Sapendo che
non poteva forzare sulle gomme, Muller ha
corso la prima gara tenendosi dietro Coro-
nel che tentava di infilarsi in ogni varco. Nel
contempo però, evitava di forzare o di per-
correre traiettorie strane che potessero
mandare in crisi le gomme anteriori. Mai
una frenata al limite e mai una linea strana
e così è arrivata la quarta vittoria stagiona-
le. Nella seconda frazione ha badato a
restare lontano dai guai. Ha visto Coronel,
James Thompson e Gabriele Tarquini
autoeliminarsi, poi ha visto Rob Huff for-
zare su Mehdi Bennani. Mentre i due liti-
gavano, lui li ha passati e si è portato al
secondo posto. Tentare di prendere Michel
Nykjaer era troppo e così, pur avvicinando-
si, ha preferito portare a casa punti prezio-
si. Oggi, prima dell'ultima prova europea,
ha un vantaggio di 113 punti su Gabriele
Tarquini. Un numero elevato che consenti-
rà all'alsaziano di affrontare le prossime
prove con una certa tranquillità tenendosi
lontano dai guai specialmente su piste insi-
diose come quelle di Oporto appunto.