Pagina 26 - Italiaracing.net Magazine

26
MOTO GP
GARA A BARCELLONA
Luigi Ansaloni
Non è stata di certo la gara più divertente
della storia, e nemmenodella stagione, quel-
la diMontmelò. InMotoGP non ci fosse quel
diavolo di Marc Marquez a tentare qualcosa
di (estremamente) rischioso, potremmo
chiamare il coroner, visto che l’elettroence-
falogramma di questa categoria da un po’ di
tempo a questa parte è quanto mai piatto.
Ha vinto Jorge Lorenzo, e questa non è una
novità, dietro di lui Dani Pedrosa e infine
Marquez, che al penultimo giro si stava
andando a schiantare proprio contro il com-
pagno dell’HRC, evitando l’impatto e la
caduta con una manovra ai limite del sovru-
mano, che fa capire come il giovane spagnolo
è una variante impazzita nello schieramen-
to, ma come detto sopra anche l’unico che
riesca ancora a dare qualcosa in più, ovvero
l’imprevedibilità, dovuta sia alla giovane età
(
che sia benedetta) sia al suo indiscutibile,
immenso talento. Quello che una volta riu-
sciva a fareValentinoRossi, e che ora, inutile
girarci intorno, non riesce a fare più. Il Dot-
tore è arrivato quarto, staccato di 5 secondi
dal compagnadi squadraLorenzo, e seèvero
che dopo la prima parte di gara viaggiava a
passo coi primi, è anche vero che nella prima
parte ha perso quei metri divenuti pesantis-
simi. Con la stessa moto, oggi il Dottore
prende “stese” da quello che è comunque un
campione come Lorenzo: davvero un nove
volte campione del mondo può accontentar-
si di questo? Vedremo la prossima gara,
anche se gli indizi di un declino purtroppo ci
sono tutti. Ovviamente, aspettiamo di essere
smentiti,ma se suseiGranPremi ottieni solo
un podiomentre il tuo compagno ha già vin-
to tre volte, e sei a 63 punti dal leader del
mondiale – Pedrosa - è naturale che qualche
domanda te la devi fare. Almeno se sei stato
Valentino Rossi.
DUCATI ANCORA
UN DISASTRO
Per il resto, la gara ha offerto ben poco.
Lorenzo ha dominato dall’inizio alla fine
conuna sicurezza disarmante: la sua Yama-
ha sembrava andare sui binari, tanto era
perfetta. Pedrosa e Marquez ci hanno pro-
vato, ma subito si è capito che per la vittoria
(
la seconda consecutiva del maiorchino)
c’era davvero ben poco da fare. Podio tutto
spagnolo, dunque, e non è certo una novità.
Tutt’altro. Bruttissima gara, davvero un
passo indietro pauroso, per la Ducati: Nic-
ky Hayden a terra, Andrea Dovizioso sesto
a 32 secondi (!) dal vincitore. La sensazio-
ne, è il caso di dirlo, è che anche il progetto
GP13, il primo post-Preziosi, sia un po’ un
buco nell’acqua. I prossimi test saranno
indicativi, ma è incredibile come una volta
andato via Casey Stoner, ogni anno sia sem-
pre la stessa storia.
NELLA MOTO2
VINCE ESPARGARO
Se nellaMotoGP c’è un po’ di noia, lo stesso
non si può dire nelle altre categorie. Splen-
dida battaglia nella Moto2 tra Pol Esparga-
ro e Tito Rabat, compagni di squadra al
team Tuenti, con il primo che l’ha spuntata
per 81 millesimi. Un niente. È la quarta vit-
toria spagnola nella classe di mezzo nelle
prime sei gare del 2013, ed è il secondo suc-
cesso stagionale, dopo il Qatar, per Espar-
garo. Il podio è completato dallo svizzero
Thomas Luthi. Il leader del Mondiale, l’in-
glese Scott Redding, si è accontentato del
quarto posto. Podio tutto spagnolo (anco-
ra) per la gara della classe Moto3, vinta da
Luis Salom (KTM), davanti a Alex Rins
(
KTM) secondo, con Maverick Vinales
(
KTM) terzo. Romano Fenati (FTR-Hon-
da), ha perso la volata nel suo gruppo ed e'
giunto al traguardo in quindicesima posi-
zione. Con questa vittoria Salom è salda-
mente al comando della classifica iridata
con 127 punti, seguito da Vinales a quota
122
punti, mentre in terza posizione c'e'
Rins a 101.