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ORE LE MANS
ANTEPRIMA
AUDI CONTRO TOYOTA
SI RIPETE IL FILM 2012
E’ in questi stessi luoghi che andrà in scena il duello del 2013, un
duello all’insegna della tecnologia più avanzata, fra due colossi
industriali come Audi (cioè Volkswagen) e Toyota. La Casa degli
anelli è la detentrice del titolo, e con quale curriculum: dal 2000,
il successo le è sfuggito una sola volta, se si considera la Bentley
del 2003 una semplice nemesi. La Casa dell’elisse è la sfidante, alla
ricerca di un primo successo cui è andata vicina in altri periodi.
L’anno scorso, anno del debutto della Toyota TS 030, non ci fu
praticamente sfida, per il ritiro prematuro delle vetture nipponi-
che, in seguito ad incidenti, tra cui quello spettacolare di Anthony
Davidson, innescato dal contatto con un pilota quasi amateur, che
qui possono misurarsi con i grandi campioni. Da allora, abbiamo
assistito all’ascesa delle Toyota, nella seconda parte del WEC 2012,
e alla perentoria risposta dell’Audi nelle prime gare di quest’anno.
UN DUELLO A
SUON DI STINT
Cosa succederà a Le Mans? Difficile dirlo, ma qualche dato alla
mano può aiutarci a capire i termini della sfida. L’Audi ha messo
il boost, come dimostrato anche alla giornata-test dove ha rifilato
3
secondi al giro alla Toyota e battuto ogni record. I tedeschi sem-
brano aver risolutamente scelto di aumentare la potenza, di cer-
care ogni molecola di performance possibile, per colmare lo svan-
taggio, non recuperabile altrimenti, della peggior autonomia. Il
diesel ibrido tedesco consuma di più ed è penalizzato da un serba-
toio più piccolo (58 litri) rispetto a quello (76 litri) dell’ibrido ben-
zina della Toyota. Detto altrimenti, la Toyota fa 12 giri in uno stint,
l’Audi 10. Per compensare, la R18 e-tron deve girare un secondo e
mezzo più veloce della rivale. Il succo della sfida sta tutto qui. I
tedeschi hanno fatto progressi sul motore, l’aerodinamica, l’effica-
cia del sistema ibrido. I giapponesi, molto probabilmente, hanno
tenuto nascoste le loro carte. Si può difficilmente spiegare altri-
menti che la TS030 concedesse 6 kmh alla R18 in velocità di punta
nei test pre gara, allorchè le qualità velocistiche sono uno dei punti
forti della vettura. Soprattutto, è difficile credere che la TS030
vada più piano di ben 13 kmh rispetto allo scorso anno. Vedremo
come andrà finire, ben consci che tutto questo è valido sulla carta,
poi a Le Mans contano mille cose: la tattica, i fattori umani, il
meteo, il caso... Ci sarà una bella battaglia anche in LMP2 (col
ritorno, finalmente, di un nome che ‘dice’ qualcosa, come quello
dell’Alpine) e soprattutto in GT, dove la Ferrari dovrà difendere
un titolo, magistralmente conquistato dall’AF Corse lo scorso
anno, che la Porsche aspira a recuperare (dopo aver vinto otto volte
sin dalla creazione della categoria nella forma odierna, nel 1999)
e l’Aston Martin ambisce a carpire, soprattutto in questo 2013 in
cui festeggia il centenario e, come vediamo nelle pagine seguenti,
qualche vantaggio lo avrà dal BOP. Senza scordare gli americani,
con la Corvette vittoriosa sette volte in tredici partecipazioni, e la
nuova Viper, dominatrice alla fine dei Novanta. Non c’è dubbio:
sarà una cuvée, un’annata da conservare.